K metro 0 – Madrid – L’Istituto Nazionale di Statistica, aggiorna i dati sul crollo del PIL tra aprile e giugno certificando che la Spagna è entrata in recessione. Il secondo trimestre coincide quasi con il periodo in cui il coronavirus ha decretato lo stato di allarme e molte attività sono rimaste interrotte. Il debito pubblico
K metro 0 – Madrid – L’Istituto Nazionale di Statistica, aggiorna i dati sul crollo del PIL tra aprile e giugno certificando che la Spagna è entrata in recessione. Il secondo trimestre coincide quasi con il periodo in cui il coronavirus ha decretato lo stato di allarme e molte attività sono rimaste interrotte.
Il debito pubblico spagnolo per il secondo trimestre ha raggiunto un tasso record del 110,1% del PIL, dopo aver segnato anche un nuovo massimo storico in termini assoluti, raggiungendo 1.290.657 milioni di euro, secondo i dati pubblicati mercoledì dalla Banca di Spagna, riporta l’agenzia Efe.
Il livello di indebitamento raggiunto alla fine del secondo trimestre è di 11,5 punti percentuali in più rispetto a un anno prima, il che si inserisce in un contesto di lotta al COVID-19 che ha ridotto i conti pubblici e aumentato il bisogno di finanziamento delle pubbliche amministrazioni.
Per quanto concerne il tasso di risparmio delle famiglie si è attestato al 22,5% del reddito disponibile nel secondo trimestre, 12,3 punti al di sopra di quello del trimestre precedente e al livello più alto dell’intera serie storica, iniziata nel 1999, come pubblicato questo mercoledì da INE.
Questo tasso – calcolato dopo aver eliminato gli effetti stagionali di calendario, poiché i risparmi normalmente diminuiscono nel primo e terzo trimestre e aumentano nel secondo e nel quarto – è ben al di sopra del record precedente, che era del 12,1% il secondo trimestre del 2009.