K metro 0 – Berlino – La Germania ha avviato una nuova ricerca per un sito in cui immagazzinare i rifiuti nucleari più radioattivi, eliminando un sito conteso in un’ex miniera di sale che è stata accantonata decenni fa e da tempo questione al centro di molte proteste.

Un rapporto pubblicato oggi dall’organizzazione tedesca per la gestione dei rifiuti, o BGE, riporta AP, ha identificato 90 aree che coprono il 54% della superficie del paese come potenzialmente geologicamente adatte per un sito di stoccaggio nucleare. L’obiettivo è iniziare a utilizzare il sito nel 2050.

Nove anni fa la Germania ha deciso di eliminare gradualmente la propria produzione di energia nucleare entro la fine del 2022. Ma la questione di dove collocare i rifiuti già generati è rimasta irrisolta. Tre anni fa, il parlamento ha aperto la strada a una ricerca scientifica di un sito. I funzionari stanno cercando una casa sicura per un milione di anni per circa 1.900 contenitori di rifiuti, che costituiscono solo il 5% dei rifiuti nucleari totali della Germania, ma il 99% della sua radioattività, ha affermato il presidente della BGE Stefan Studt. Inoltre lo stesso ha aggiunto: “La geologia della Germania è così favorevole, da nord a sud e da est a ovest, che possiamo dire con convinzione che sarà possibile trovare l’unico sito con la migliore sicurezza possibile per lo stoccaggio finale dei rifiuti altamente radioattivi”.

Un sito che non sarà preso in considerazione è quello che è stato assegnato dalle autorità della Germania occidentale negli anni ’70: si tratta di una ex miniera di sale a Gorleben, in un’area scarsamente popolata allora situata in un angolo isolato del paese. La gente del posto non ha mai accettato quella decisione e Gorleben è diventato un punto focale per il forte movimento anti-nucleare tedesco.

Sembra improbabile che i politici locali accoglieranno a braccia aperte la scelta di questo sito per i rifiuti. Il governo statale della Baviera insiste già sul fatto che la regione non è adatta per una discarica permanente.