K metro 0 – Beirut – Il premier libanese designato Mustapha Adib, si è dimesso oggi, a distanza di un mese dal suo incarico per formare un nuovo governo riformista. Intanto, il Presidente della repubblica Michel Aoun ha accettato le sue dimissioni e ha dichiarato che adotterà le “misure previste dalla Costituzione”. La notizia è
K metro 0 – Beirut – Il premier libanese designato Mustapha Adib, si è dimesso oggi, a distanza di un mese dal suo incarico per formare un nuovo governo riformista. Intanto, il Presidente della repubblica Michel Aoun ha accettato le sue dimissioni e ha dichiarato che adotterà le “misure previste dalla Costituzione”.
La notizia è arrivata dopo un colloquio di questa mattina tra il premier designato e il presidente Michel Aoun che aveva affidato al diplomatico libanese il compito di formare il nuovo governo, a seguito delle dimissioni di Hasan Diab dopo le tensioni provocate dall’esplosione del 4 agosto.
Una fonte vicina al presidente Emmanuel Macron ha detto che la situazione, che ha portato alle dimissioni di Adib, equivale a “tradimento collettivo” da parte dei partiti politici, ma ha aggiunto che la Francia, non abbandonerà il Libano, riporta la Reuters. Adib, è stato nominato poche ore prima che il presidente francese facesse la sua seconda visita nel paese, premendo per la rapida formazione di un governo riformista. Intanto la Presidenza francese in una nota, ha fatto sapere che il Presidente Macron terrà domenica, una conferenza stampa sulla situazione politica in Libano
Mustapha Adib è stato sotto pressione per cercare di formare un nuovo esecutivo, che attui riforme necessarie e per sbloccare miliardi di dollari in aiuti esteri. Ma gli sforzi di Adib sono stati effettivamente bloccati dalle due principali forze politiche che rappresentano la grande comunità sciita del Libano: Amal e Hezbollah. Le due parti si sono rifiutate di cedere alla loro richiesta di mantenere il ministero delle finanze sotto il loro controllo, una posizione secondo gli analisti, collegata alle recenti sanzioni statunitensi contro un ex ministro di Amal, così come alle imprese legate a Hezbollah.
Intanto, la crisi economica del Libano, continua a paralizzare la vita dei cittadini, si aggiungono il crollo della moneta e le restrizioni introdotte per contrastare la diffusione del COVID-19. Nel frattempo, rimane la priorità per il Fondo monetario internazionale di ricevere l’approvazione dal Libano del piano di salvataggio per recuperare la fiducia nell’economia del paese e migliorare la situazione dei cittadini.
Mustafa Adeeb tornerà entro pochi giorni al suo lavoro di ambasciatore del Libano a Berlino, lo ha detto all’emittente televisiva libanese LBCI. Gli attivisti sui social media si sono affrettati a confrontare Adib con Diab, che aveva promesso di guidare il primo governo di tecnocrati del Libano quando è entrato in carica a gennaio, ma non ha mostrato alcuna capacità di rompere con i suoi sponsor politici.
Su una pagina Facebook, che rappresenta gli attivisti libanesi in Germania, si è detto all’AFP che Adib era un prodotto del passato e non poteva incarnare il cambiamento. Affermava che lo stesso Adib, che non era un diplomatico di carriera quando fu nominato a Berlino da un governo Mikati, doveva il suo lavoro all’ex primo ministro e alle quote settarie del Libano.