K metro 0 – Amsterdam – Oggi, centinaia di manifestanti si sono dati appuntamento ad Amsterdam, per protestare contro la decisione del governo olandese di accogliere solo 100 rifugiati dalla Grecia. I Paesi Bassi hanno accettato di accogliere 100 rifugiati rimasti senza casa dall’inferno sull’isola di Lesbo, ma per compensare, ridurranno di 100 il numero di richiedenti asilo
K metro 0 – Amsterdam – Oggi, centinaia di manifestanti si sono dati appuntamento ad Amsterdam, per protestare contro la decisione del governo olandese di accogliere solo 100 rifugiati dalla Grecia.
I Paesi Bassi hanno accettato di accogliere 100 rifugiati rimasti senza casa dall’inferno sull’isola di Lesbo, ma per compensare, ridurranno di 100 il numero di richiedenti asilo da un altro programma delle Nazioni Unite. La decisione del governo il “compromesso”, è stato respinto giovedì dai quattro partiti della coalizione ed è stato criticato ampiamente dai partiti di opposizione e dalle organizzazioni di rifugiati.
L’Alto commissariato per i rifugiati ONU nonostante avesse suggerito al governo olandese guidato da Mark Rutte di accogliere 500 rifugiati, così come hanno fatto altri Paesi UE, il governo conservatore – dopo una dura trattativa – ha accettato di accogliere solo 100 bambini e solo persone vulnerabili. L’accordo prevede l’arrivo nei Paesi Bassi di 50 minori di età inferiore ai 14 anni che si trovano nel campo di Moria senza genitori e altre 50 persone appartenenti a gruppi vulnerabili. Ma 100 dei 500 rifugiati ammessi provenienti da zone di guerra che i Paesi Bassi avrebbero dovuto accogliere il prossimo anno nell’ambito di un programma ONU, ora non potranno arrivare nel Paese.
Il compromesso non ha soddisfatto tutti e la risposta mediatica è stata immediata: con l’hashtagh #LeaveNoOnebehind di nuovo trending su Twitter, diverse manifestazioni sono state organizzate nel paese.
VoltNederland, 500 kinderen Amsterdam and SOS Moria tra gli altri, hanno organizzato la protesta ad Amsterdam, nel rispetto delle norme anti-Covid.