K metro 0 – Bratislava – Un tribunale slovacco dovrebbe emettere giovedì un verdetto per l’uccisione del giornalista investigativo Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova, entrambi di 27 anni, che ha sconvolto il Paese e ha portato alla caduta del governo. Secondo l’Associated Press l’accusa ha chiesto pene detentive di 25 anni per
K metro 0 – Bratislava – Un tribunale slovacco dovrebbe emettere giovedì un verdetto per l’uccisione del giornalista investigativo Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova, entrambi di 27 anni, che ha sconvolto il Paese e ha portato alla caduta del governo.
Secondo l’Associated Press l’accusa ha chiesto pene detentive di 25 anni per i tre imputati, uno dei quali è un uomo d’affari accusato di aver voluto le uccisioni. Si sono tutti dichiarati non colpevoli dell’omicidio. Al momento il processo speciale presso la Corte penale di Pezinok, che gestisce i casi più gravi della Slovacchia, potrebbe non essere ancora giunto al termine.
Un tribunale composto da tre giudici originariamente doveva emettere un verdetto all’inizio di agosto, ma ha ritardato la sua decisione, citando la necessità di richiedere più tempo. I pubblici ministeri hanno presentato ulteriori prove lunedì. La giuria potrebbe acconsentire di rinviare nuovamente il verdetto per dare loro la possibilità di presentare le prove in tribunale.
Kuciak è stato colpito al petto e Kusnirova alla testa nella loro casa nella città di Velka Maca, ad Est di Bratislava, il 21 febbraio 2018. Kuciak aveva scritto di presunti legami della mafia italiana in Slovacchia e ha anche denunciato scandali di corruzione legati al partito di sinistra Smer – Socialdemocrazia di Fico. L’imprenditore Marian Kocner avrebbe minacciato il giornalista in seguito alla pubblicazione di un articolo riguardante i suoi affari, sostengono i pubblici ministeri. Complessivamente Kucial ha pubblicato nove storie su Kocner.
Kocner, riporta Associated Press, ha affermato che Kuciak non rappresentava una minaccia per lui e ha aggiunto: “Non sono un santo, ma non sono nemmeno un assassino”.
Gli altri due imputati sotto processo, Alena Zsuzsova e Tomas Szabó, sono anche loro accusati di essere complici: i due hanno aiutato l’uomo d’affari a organizzare la sparatoria che ha portato alla morte della coppia. Altri due imputati sono già stati giudicati colpevoli e condannati. L’ex soldato Miroslav Marcek si è dichiarato colpevole di aver sparato a Kuciak e Kusnirova ed è stato condannato a 23 anni di carcere ad Aprile. I pubblici ministeri sostengono che Kocner avrebbe assoldato Marcek per l’omicidio. Un quinto sospettato, Zoltan Andrusko, che fungeva da intermediario, ha accettato di collaborare con i pubblici ministeri in cambio di una condanna minore e ha ricevuto una pena detentiva di 15 anni a Dicembre.
Le indagini hanno rivelato che Kocner aveva creato un’ampia rete di contatti con politici, giudici e pubblici ministeri, incluso il procuratore generale che avrebbe aiutato Kocner nei suoi affari. Le rivelazioni hanno portato a una serie di dimissioni, comprese quelle di giudici, del vicepresidente del Parlamento e di un alto funzionario del ministero della Giustizia. Intanto Kocner ha dichiarato che se dovesse essere condannato, si appellerà alla Corte europea.
Il partito Smer, travolto dallo scandalo, è stato punito nelle elezioni parlamentari slovacche a Febbraio: un risultato che secondo gli analisti ha esplicitato una forte volontà degli elettori di porre fine alla corruzione.