K metro 0 – Brindisi – Nave San Giusto della Marina Militare salpata ieri da Brindisi e arriverà a Beirut sabato 23 agosto, dove rimarrà per il supporto logistico del contingente italiano. Dopo le esplosioni che hanno devastato la capitale libanese e alla conseguente mobilitazione della comunità internazionale per inviare al più presto aiuti umanitari,
K metro 0 – Brindisi – Nave San Giusto della Marina Militare salpata ieri da Brindisi e arriverà a Beirut sabato 23 agosto, dove rimarrà per il supporto logistico del contingente italiano.
Dopo le esplosioni che hanno devastato la capitale libanese e alla conseguente mobilitazione della comunità internazionale per inviare al più presto aiuti umanitari, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha immediatamente messo a disposizione della Protezione Civile, con il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore Difesa, nave San Giusto della Marina Militare.
A bordo – si legge nella nota – è presente un nucleo rimozione macerie del Genio e parte di un ospedale da campo dell’Esercito Italiano, un elicottero MH-101 con barella biocontenimento, un team di force protection della Brigata Marina San Marco, un team di harbour protection del GOS del COMSUBIN e supporto medico sanitario della Marina Militare.
Inoltre, un velivolo C-130J dell’Aeronautica Militare è decollato da Pisa per Beirut per il trasporto di militari dell’Esercito per le attività a premessa dello schieramento del contingente italiano e dell’Ospedale da Campo.
La missione in Libano è volta al supporto umanitario e medico e a regime il personale sarà di circa 210 militari.
L’Italia è stata sempre percepita dai Libanesi come attore neutrale capace di interporsi tra le fazioni e garantire assistenza umanitaria. La missione dell’UNIFIL, nel Libano del sud (comando assegnato al generale Stefano del Col) è stato affidato per ben 4 volte a ufficiali italiani, ne è la prova più evidente.