K metro 0 – Roma – La Cina “è un Paese interessante”, ma “le sue azioni sono pericolose, speriamo che cambi il suo modo di operare”. L’ambasciatore americano a Roma, Lewis Eisenberg, in un’intervista all’Adnkronos, parla della sfida rappresentata dalla Cina, bollata nei giorni scorsi dal segretario di Stato Mike Pompeo come “una nuova tirannia”.
K metro 0 – Roma – La Cina “è un Paese interessante”, ma “le sue azioni sono pericolose, speriamo che cambi il suo modo di operare”. L’ambasciatore americano a Roma, Lewis Eisenberg, in un’intervista all’Adnkronos, parla della sfida rappresentata dalla Cina, bollata nei giorni scorsi dal segretario di Stato Mike Pompeo come “una nuova tirannia”.
“La Cina è un Paese interessante, generalmente è definito pericoloso per le sue azioni. Hong Kong – sostiene – è un buon esempio di un’azione intrapresa dalla Cina per cui il Paese può essere definito molto pericoloso, non è il popolo cinese, ci sono 1,3 miliardi di cinesi”.
Ma “c’è il Partito comunista cinese che intraprende azioni nel Pacifico per assumere il controllo di isole che sono territorio internazionale – continua Eisenberg, elencando tutte le sfide poste da Pechino – che viola l’accordo che il Regno Unito aveva con la Cina su Hong Kong, che attua il furto di proprietà intellettuale, causando danni economici ad altri Paesi: tutto questo la rende pericolosa”.