K metro 0 – Barcellona – “Vogliamo lanciare l’allarme e richiamare l’attenzione sulla preoccupante situazione di Covid-19 nel nostro paese”, ha detto il portavoce del governo della Catalogna, in una conferenza stampa. Ai residenti di Barcellona è stato chiesto “di rimanere a casa”, e di non uscire se non per ragioni essenziali, per contenere una nuova
K metro 0 – Barcellona – “Vogliamo lanciare l’allarme e richiamare l’attenzione sulla preoccupante situazione di Covid-19 nel nostro paese”, ha detto il portavoce del governo della Catalogna, in una conferenza stampa.
Ai residenti di Barcellona è stato chiesto “di rimanere a casa”, e di non uscire se non per ragioni essenziali, per contenere una nuova ondata di epidemia di coronavirus, ha annunciato il governo regionale della Catalogna. Ai quattro milioni di residenti della città è stato anche chiesto di non recarsi presso le proprie seconde case. Di nuovo chiusi anche i cinema, teatri e le discoteche e vietate le riunioni di più di dieci persone. I provvedimenti si estendono per due settimane.
Restrizioni simili saranno ora adottate anche nella zona della Comarca di La Noguera nella provincia di Lleida, un’area che comprende 30 comuni, e nella Comarca di Segrià, che comprende la città di Lleida. Venerdì le autorità hanno annunciato due risoluzioni per imporre misure restrittive, la prima a coprire Barcellona e la sua area metropolitana, e l’altra per la Lleida comarca di La Noguera e per alcuni comuni di Segrià.
Il portavoce del governo Meritxell Bud, nella conferenza stampa, riferendosi alla regione della Catalogna ha detto: “Questo è un momento difficile. Dobbiamo agire rapidamente per evitare la situazione in cui ci siamo trovati a marzo”.
Da giorni la regione catalana vive una situazione difficile per l’aumentare di nuovi casi, legati a diversi focolai: sono stati segnalati 1.300 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore di giovedì, la maggior parte dei quali – 884 – si trovano nella capitale catalana e nei comuni limitrofi.