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Covid-19, oltre 7 milioni di casi nel mondo

Covid-19, oltre 7 milioni di casi nel mondo

K metro 0 – Washington – Sono oltre 7 milioni i casi di Covid-19 registrati nel mondo. Secondo i dati riportati dalla Johns Hopkins University sono state 7.033.333 milioni le persone infettate dal nuovo coronavirus e 403.131 le vittime dall’inizio della pandemia. Il capo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a

K metro 0 – Washington – Sono oltre 7 milioni i casi di Covid-19 registrati nel mondo. Secondo i dati riportati dalla Johns Hopkins University sono state 7.033.333 milioni le persone infettate dal nuovo coronavirus e 403.131 le vittime dall’inizio della pandemia.

Il capo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra, ha affermato: “sebbene la situazione in Europa stia migliorando, a livello globale sta peggiorando. Più di 100.000 casi sono stati segnalati in 9 degli ultimi 10 giorni. Ieri sono stati notificati oltre 136.000 casi, il massimo finora in un solo giorno“.

In cima alla classifica dei contagi ci sono gli Stati Uniti, con quasi 2 milioni, quindi Brasile (circa 691.758), Russia (476.043), Regno Unito (287.621), India (258.090) e Spagna (241.550). In particolare, in India, dove nelle ultime ore c’è stato un forte aumento dei casi e il sistema sanitario è sull’orlo del collasso.  I centri federali della sanità americana sono preoccupati per la possibile diffusione di nuovi contagi legati agli assembramenti di manifestanti in tutti gli Stati Uniti. I ricercatori stanno monitorando i flussi legati ai cortei che, per onorare la memoria dell’afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis, George Floyd, da due settimane stanno portando migliaia di persona in piazza a marciare, una accanto all’altra, senza rispettare il distanziamento sociale. In tre mesi il coronavirus ha provocato negli Stati Uniti quasi due milioni di contagi e più di 110 mila morti, secondo gli ultimi dati della Hopkins University. Il direttore dei Centri federali, Robert Redfield, ha ribadito che i manifestanti dovrebbero sottoporsi a nuovi test. “Penso, purtroppo – ha spiegato – che potenzialmente ci sia ancora rischio di diffusione del virus, soprattutto nelle aree metropolitane”.

Un aumento dei casi, nelle ultime settimane, è stato registrato in Arkansas, Texas e Arizona. “L’Oms sostiene pienamente l’uguaglianza e il movimento globale contro il razzismo – ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus -. Rifiutiamo la discriminazione di ogni tipo” ma “incoraggiamo tutti coloro che protestano nel mondo a farlo in modo sicuro”. “Continuiamo a sollecitare una sorveglianza attiva per garantire che il virus non ritorni – ha proseguito – soprattutto perché in alcuni Paesi stanno iniziando a riprendere incontri di massa di tutti i tipi.

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