Roma – Nel corso dell’audizione nella commissione parlamentare sulle banche, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri…
K metro 0 – Jobsnews – Roma – Nel corso dell’audizione nella commissione parlamentare sulle banche, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha detto che è stato messo in campo un sistema di garanzie e moratorie sui prestiti “senza precedenti, con cui arrivavamo a toccare 750 miliardi di euro di liquidità. Il sistema economico le sta utilizzando in alcuni casi con grande efficacia, in altri con un inizio faticoso ma in crescita”. L’esponente dell’esecutivo ha aggiunto: “Immagino che alla fine dell’anno avremo utilizzato gran parte di queste garanzie. Stiamo parlando – ha concluso il titolare del Mef – di numeri incomparabili rispetto ad altri periodi ed alla crisi finanziaria che c’è stata”. Gualtieri ha risposto in questo modo, in occasione della sua audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, alla domanda se le misure sulla liquidità varate dall’esecutivo siano un “bazooka” o una “miccetta”
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, nell’entrare nel dettaglio delle domande di richiesta di moratoria sui prestiti, ha precisato che “il 46 per cento proviene da società non finanziarie per 176 miliardi di euro. Per le famiglie, i prestiti ammontano a circa 80 miliardi”. L’esponente dell’esecutivo ha aggiunto che “le domande di moratoria ex lege a favore delle Piccole e medie imprese hanno rappresentato la parte preponderante: al 22 maggio erano 1,2 milioni per circa 149 miliardi. L’89 per cento delle domande è stato accolto, solo l’1 per cento è stato rigettato, le altre sono in fase di lavorazione. Per quanto riguarda le moratorie sui mutui per la prima casa – ha spiegato il titolare del Mef – ci sono state 147 mila domande di accesso al fondo Gasparrini per 13 miliardi di euro”. Inoltre, ha proseguito, “abbiamo dato il tempo a tutti di assestarsi e abbiamo migliorato i provvedimenti, come nel caso dell’autocertificazione. A questo punto non ci sono più scuse per nessuno” ha sottolineato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, rispondendo alle domande nel corso dell’audizione in commissione d’inchiesta sul sistema bancario. “Di fronte a queste differenze potrei cavarmela dicendo cambiate banca, suggerirei di andare in quella che fa tutto in 48 ore e non faccio nomi. Mi sembrerebbe una cosa razionale”, ha aggiunto il ministro. Gualtieri ha poi sollecitato la Commissione: “Chiamateli a rispondere con i dati. Si può essere esigenti nei confronti del sistema bancario che deve dare il suo contributo, possono esserci state difficoltà iniziali, i volumi sono enormemente superiori a quelli ordinari per di più il grosso dei lavoratori sta in smart working, bisogna tener conto di questo e non sorprende che il sistema possa avere agito in modo differenziato”. “E’ comunque possibile rivolgersi all’istituto bancario che garantisce maggiore efficacia e tempi migliori di erogazione”, ha concluso.
Infine, secondo Gualtieri, il Ministero dell’Economia non pensa a chiudere anticipatamente i derivati con controparti private che hanno oggi un mark to market negativo per 37 miliardi. “E’ vero che oggi il valore di mercato dei contratti derivati è di circa 37 miliardi, questo si deve a contratti chiusi negli anni passati quando i tassi erano molto più alti. Se volessimo oggi chiedere questi contratti – prosegue Gualtieri – non faremmo altro che pagare importi rilevanti cristallizzando questo valore negativo; abbiamo un impatto sugli interessi che si sta progressivamente riducendo, grazie al fatto che gradualmente i contratti scadono e soprattutto quelli più vecchi con tassi più alti. L’impatto previsto – aggiunge il titolare del dicastero di via XX Settembre – è di 2,8 miliardi per il 2020 e di 2,9 miliardi per il 2021 quindi la chiusura anticipata non appare utile dal punto di vista dell’interesse della finanza pubblica”. Gualtieri ha quindi concluso: “E’ un’eredità che abbiamo e noi cerchiamo di assicurare la massima trasparenza”.