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Usa, dilaga la protesta, morti un agente e un manifestante

Usa, dilaga la protesta, morti un agente e un manifestante

Washington – Si allargano a tutta l’America le proteste per l’omicidio dell’afroamericano George Floyd, morto a Minneapolis lunedì dopo che un poliziotto

K metro 0 – Adnkronos – Washington – Si allargano a tutta l’America le proteste per l’omicidio dell’afroamericano George Floyd, morto a Minneapolis lunedì dopo che un poliziotto, che è stato arrestato ed incriminato, lo ha tenuto a terra con il ginocchio premuto sul collo.

La notte scorsa si è continuato a protestare nella città del Minnesota, a Washington, a Louisville, in Kentucky, New York City, Atlanta, Denver, Houston, San Jose e Bakersfield, in California, Chicago, Detroit e altre città. Un agente preposto alla sicurezza degli edifici federali è rimasto ucciso da colpi esplosi, durante delle proteste la notte scorsa ad Oakland. Lo ha reso noto la polizia della città californiana, precisando che un secondo agente dei Federal Protective Service è rimasto ferito, secondo quanto riporta la Cnn.

I due agenti erano di servizio di fronte l’edificio federale nel centro di Oakland quando “sono stati colpiti da colpi d’arma da fuoco, purtroppo uno di loro è morto a causa della ferite riportate”, ha dichiarato la polizia locale.

La morte di un poliziotto la scorsa notte a Oakland, non è legata alle proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd. L’agente è stato ucciso in una sparatoria a meno di un chilometro dal quartier generale della polizia assediato dai dimostranti. Tuttavia, la polizia di Oakland ha reso noto che “apparentemente la sparatoria non è collegata alle manifestazioni della scorsa notte”.

L’epicentro delle rivolte resta Minneapolis, dove migliaia di persone hanno sfidato il coprifuoco del weekend e la guardia nazionale vandalizzando la casa di Chauvin e incendiando una pompa di benzina, un ufficio postale, una banca e un ristorante, prima che gli agenti – tre volte superiori a quelli schierati nelle proteste contro la segregazione razziale negli anni ’60 – procedessero ad alcuni arresti ed impedissero che fosse data alla fiamme una nuova caserma. A nulla è valso l’appello notturno del governatore Tim Waltz a tornare a casa: “Capisco la rabbia ma tutto questo non riguarda la morte di George Floyd, né le diseguaglianze, che sono reali. Questo è il caos”, aveva ammonito.

MANIFESTANTE UCCISO – A Detroit un uomo è rimasto ucciso dai colpi d’arma da fuoco sparati da qualcuno all’interno di un Suv in direzione dei dimostranti. Lo ha reso noto la portavoce del dipartimento di polizia della città del Michigan, secondo cui l’incidente è avvenuto ieri sera alle 23.30 ora locale nei pressi del distretto di Greektown, dove si sono registrati scontri tra manifestanti e agenti. La vittima è un 19enne che è stato dichiarato morto al suo arrivo in ospedale.

GLI ARRESTI – Sono oltre 200 le persone, arrestate a New York per gli scontri durante le proteste della notte scorsa per la morte dell’afroamericano George Flyod. Lo ha riferito una fonte della polizia di New York, citata dalla Cnn. La stessa fonte ha riferito che oltre 40 auto della polizia sono state danneggiate e più di una dozzina di poliziotti sono stati feriti.

Protestare contro questa brutalità è giusto e necessario. E’ una riposta assolutamente americana. Ma bruciare le comunità e distruggere inutilmente non lo è. La violenza che mette in pericolo la vita non lo è. La violenza che distrugge e fa chiudere delle attività che servono alla comunità non lo è”. Così il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden. “Questi ultimi giorni – aggiunge – hanno messo a nudo il fatto che siamo una nazione furiosa per l’ingiustizia. Ogni persona di coscienza può capire la sciagura del trauma che possono vivere le persone di colore in questo paese, dalla mancanza di rispetto quotidiano all’estrema violenza come lo testimonia l’orrendo omicidio di George Floyd”, sottolinea.

L’arresto di Derek Chauvin, il poliziotto 44enne incriminato per la morte brutale dell’afroamericano George Floyd, non ferma le proteste, che si sono dilagate in oltre 30 città del Paese. La frase pronunciata da Floyd prima di morire, oggi diventata il simbolo delle proteste con un unico slogan: ‘No justice, no peace’ (nessuna pace senza giustizia) e ‘I can’t breathe’, non riesco a respirare.

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Nizar Ramadan
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