K metro 0 – Madrid – Dieci giorni di lutto in Spagna con bandiere a mezz’asta in tutto il Paese per i morti causati dalla pandemia di coronavirus. È il periodo di lutto più lungo nella storia democratica del Paese, sottolinea la stampa spagnola, dopo la dichiarazione arrivata dal Consiglio dei ministri a tre giorni dall’annuncio del
K metro 0 – Madrid – Dieci giorni di lutto in Spagna con bandiere a mezz’asta in tutto il Paese per i morti causati dalla pandemia di coronavirus. È il periodo di lutto più lungo nella storia democratica del Paese, sottolinea la stampa spagnola, dopo la dichiarazione arrivata dal Consiglio dei ministri a tre giorni dall’annuncio del premier Pedro Sánchez.
“Coloro che sono morti in questa epidemia meritano la nostra memoria duratura”, – meritevole di – “un tributo ancora più grande: la nostra convivenza e la nostra armonia“, – continua – “insieme dobbiamo vivere nello stesso paese che hanno costruito. La Spagna lo deve a loro”, sottolinea il premier spagnolo.
Non esiste una legislazione specifica in Spagna, afferma l’esperto di comunicazione politica Manuel Mostaza, spiega al giornale ” 20 minuti’, che questo è un problema che dovrebbe essere affrontato “in modo completo”. – e aggiunge – “Forse è giunto il momento di riformare la legge organica a4 /1981 – che si riferisce agli stati di allarme, come eccezione – con ciò che abbiamo appreso in questa crisi include anche un richiamo al lutto nazionale”, afferma. La questione dovrebbe essere “facile da affrontare” dalle parti per un rapido consenso, ma il Politologo ne dubita.
Intanto gli spagnoli sono preoccupati per la tensione politica che sta vivendo il Paese. Lunedi il ministro dell’Interno spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, ha destituito il comandante della Guardia Civil, Diego Pérez de los Cobos. Il motivo ufficiale è “per perdita di fiducia”. Si tratta delle manifestazioni dell’8 marzo 2020 in Spagna la destra spagnola ha sferrato una vera guerra al governo (ed al movimento femminista in generale), accusando il governo Sànchez di non aver annullato i cortei quando ormai la situazione coronavirus stava precipitando.
La crisi del coronavirus e le sue conseguenze hanno portato a un rapporto stagnante tra i partiti che formano il governo di coalizione, mentre i gruppi di opposizione stanno colmando il divario in termini di voto. Il sondaggio di maggio realizzato da DYM riporta che, se le elezioni generali dovessero essere ripetute ora, il PSOE vincerebbe di nuovo, con il 25,1% dei voti, il che lo collocherebbe nella posizione più alta in 112 seggi. Il PP invece rimarrebbe secondo.
Infine, I gruppi parlamentari di PSOE, PP, Vox e Ciudadanos hanno respinto martedì la proposta della Commissione per la ricostruzione sociale ed economica della Spagna per il dopo Covid-19, convocata in modo da includere l’ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont nel gruppo di lavoro come esperto, una proposta tra l’altro avanzata da Junts, che ha avuto il sostegno di ERC, PNV ed EH Bildu, ma anche delle Nazioni Unite. La portavoce del PP alla Commissione, Ana Pastor, dopo aver ascoltato la proposta, ha dichiarato che si tratta di “un affronto allo stato di diritto”.