K metro 0 – Londra – Arriva l’allarme dei leader del SSN (sistema sanitario nazionale) i quali avvertono che il tempo sta per scadere per trovare una strategia di tranciabilità e rintracciabilità che eviterebbe una potenziale seconda ondata di casi di coronavirus. La Confederazione del SSN ha affermato inoltre, che le conseguenze saranno gravi se
K metro 0 – Londra – Arriva l’allarme dei leader del SSN (sistema sanitario nazionale) i quali avvertono che il tempo sta per scadere per trovare una strategia di tranciabilità e rintracciabilità che eviterebbe una potenziale seconda ondata di casi di coronavirus.
La Confederazione del SSN ha affermato inoltre, che le conseguenze saranno gravi se non si interviene subito sia per il personale sanitario che per i pazienti. Secondo il loro parere le misure di restrizione adottate per frenare i contagi non dovrebbero essere allentate fino a quando non verrà messo in atto un piano chiaro. A questo si aggiunge anche l’impegno del primo ministro, Boris Johnson di introdurre un sistema di tracciamento che partirà a giugno in Inghilterra. Il sistema di tracciamento dei contatti identifica coloro che potrebbero essere entrati in contatto con una persona infetta, tramite un’app o tramite telefono ed e-mail, in modo da evitare potenzialmente la trasmissione della malattia.
Niall Dickson, amministratore delegato della confederazione ha accolto con favore l’impegno di Boris Johnson, ma in una lettera al segretario della salute Matt Hancock, ha affermato che senza una chiara strategia il Regno Unito rischia un secondo picco del virus. Chris Hopson, amministratore delegato di NHS Providers, un gruppo di appartenenza per i fiduciari NHS in Inghilterra, ha dichiarato a BBC Breakfast che i suoi collaboratori non hanno ricevuto informazioni e istruzioni chiare su quale sarà il loro ruolo nel sistema.
Il Dipartimento della Salute ha dichiarato che avrebbe rivelato i dettagli sui test a tempo debito e nel frattempo ha reclutato 21.000 persone da testare. Mercoledì Johnson ha dichiarato che sono circa 25.000 quelli su cui effettuare i test e si potranno rintracciare altri 10.000 nuovi casi al giorno entro il 1° giugno.
L’Irlanda del Nord ha già predisposto un sistema di localizzazione dei contatti telefonici, mentre il governo scozzese ne sta attualmente provando uno. Il governo gallese vuole che il suo programma sia operativo entro la fine di maggio. Sul sistema di tracciamento il Prof. Keith Neal dell’Università di Nottingham ha affermato che l’app sarebbe molto utile se le persone fossero in pubblico in luoghi come i supermercati e ha dichiarato: “Siamo in grado di tracciare i contatti anche senza l’app perché si tratta di trovare i contatti più ad alto rischio”.
Intanto nelle strade di Londra un corriere di biciclette Ben Gee raccoglie campioni di test in giro per la città. Ritira dagli ospedali e dalle cliniche campioni del virus portandoli nei laboratori per le analisi. In questo modo si apre un duplice scenario di paura: il corriere viene esposto al coronavirus e rischia di perdere il lavoro dopo l’epidemia. Il governo britannico considera i corrieri medici delle risorse essenziali durante la pandemia.
Le autorità sanitarie britanniche hanno riferito che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 338 nuovi decessi da coronavirus. In totale, le vittime del Covid-19 nel Regno Unito sono finora 36.042. E’ tuttavia accettato che le vittime reali siano sensibilmente di più, poiché nelle prime settimane di emergenza il bilancio dei decessi teneva conto solamente dei morti negli ospedali e non di quelli nelle case di cura per anziani o nelle abitazioni private.
Gee e i suoi colleghi affermano di non aver ricevuto una protezione adeguata per poter entrare negli ospedali, nelle cliniche e negli studi medici dove raccolgono campioni di tampone per testare il virus. Il loro datore di lavoro li ha forniti di guanti, maschere di cotone e gel per le mani, ma Gee afferma che le scorte finisco rapidamente.
Nel Regno Unito non sono solo gli operatori sanitari a morire per il coronavirus, l’ufficio britannico di statistica nazionale ha scoperto che le guardie di sicurezza, i cuochi, i tassisti e gli autisti di autobus hanno tassi di mortalità più elevati rispetto agli operatori sanitari. Al momento il sindacato sta sfidando il datore di lavoro di Gee, The Doctors Laboratory, che ha dichiarato che questo mese prevede di licenziare 10 dei suoi 140 corrieri medici, incluso Gee. Dice inoltre che la società non è riuscita a fornire adeguati dispositivi di protezione e ha rifiutato una richiesta da parte dei corrieri di essere testata. I corrieri stanno attualmente valutando se scioperare.
l’Istituto, ha dichiarato che i licenziamenti proposti non sono mai stati presi in considerazione ed ha aggiunto che i laboratori hanno registrato una riduzione delle attività negli ultimi mesi, il che significa che c’è meno domanda per il trasporto di campioni che la flotta di corrieri consegna. Inoltre, ha affermato che i suoi protocolli di salute e sicurezza sono conformi alle normative vigenti e sono tenuti sotto controllo.
Nel frattempo, al via in Gran Bretagna un trial per valutare l’efficacia contro Covid-19 dell’idrossiclorochina, l’antimalarico assunto a scopo preventivo dal presidente Usa Donald Trump, non senza polemiche. La sperimentazione, iniziata a Brighton e Oxford, prevede la somministrazione di clorochina, idrossiclorochina o un placebo a oltre 40.000 operatori sanitari in Europa, Africa, Asia e Sudamerica. Tutti i soggetti sono operatori in contatto con pazienti Covid-19. I primi partecipanti britannici alla sperimentazione globale sono stati arruolati oggi ai Brighton and Sussex University Hospitals e al John Radcliffe Hospital di Oxford, riporta l’Adnkronos.