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Covid-19. Usa, Russia e Brasile i Paesi sempre più contagiati

Covid-19. Usa, Russia e Brasile i Paesi sempre più contagiati

K metro 0 – Roma – Con 4.823.479 di contagi da coronavirus in tutto il mondo, il Brasile è diventato il terzo Paese per numero di casi confermati, accompagnato dal sospetto che in realtà i numeri dell’infezione siano anche più gravi. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito con oltre 1,5 milioni di casi

K metro 0 – Roma – Con 4.823.479 di contagi da coronavirus in tutto il mondo, il Brasile è diventato il terzo Paese per numero di casi confermati, accompagnato dal sospetto che in realtà i numeri dell’infezione siano anche più gravi. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito con oltre 1,5 milioni di casi e più di 90.000 morti.

Secondo il conteggio dalla John Hopkins University, in tutto il mondo sono stati registrati 4.823.479 contagi, di questi oltre un milione e mezzo negli Usa e 299.941 in Russia. Poi arriva il Brasile, con 255.368 infezioni e 16.853 decessi confermati: solo ieri aveva superato Spagna e Italia e il contagio procede a ritmi elevatissimi, con oltre 13.000 casi nelle ultime 24 ore. Numeri da collasso della Sanità, come evidente già a San Paolo, la più grande città del Brasile che ieri segnalava una saturazione al 90% delle strutture ospedaliere. Tra due settimane potrebbero non esserci più posti per nuovi pazienti. Gli esperti, inoltre, hanno avvertito che i numeri reali della pandemia in Brasile potrebbero essere molto superiori a causa della mancanza di test. Le autorità sanitarie del Regno Unito hanno fatto sapere che nelle ultime 24 ore sono 545 le persone morte dopo essere risultate positive al Covid-19, portando il totale a 35.341. Lo hanno riferito i media locali. Si tratta di un deciso aumento rispetto ai 160 decessi di ieri, ma già in precedenza si sono registrati dati inferiori nei fine settimana e all’inizio della settimana. Un altro conteggio, che comprende i morti sul cui certificato è segnalato il Covid-19, sono 41.020, dato aggiornato all’8 maggio, secondo l’ufficio statistico nazionale.

Nei quartieri più poveri di New York si sta registrando un tasso di mortalità per il Covid 19 più che doppio rispetto a quello registrato nei quartieri più ricchi. E’ quanto emerge nell’analisi dei nuovi dati pubblicati dal dipartimento della Sanità della città che, con oltre 198mila casi e quasi 21mila morti, è l’epicentro dell’epidemia negli Stati Uniti.

Nelle aree della metropoli dove almeno il 30% dei residenti vive in condizioni di povertà si stanno registrando 232 morti ogni 100mila persone, mentre nei quartieri dove meno del 10% della popolazione è povera i decessi sono 100 ogni 100mila persone. “Questa emergenza di sanità pubblica sta interessando tutte le nostre comunità, ma il virus non colpisce i newyorkesi in modo uguale e questa realità sta guidando la risposta al Covid 19”, è stato il commento del commissario per la Sanità Oxiris Barbot, riporta l’Adnkronos.

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