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Eurogruppo. Varati 3 strumenti di sicurezza economica: Sanità, lavoro e imprese

Eurogruppo. Varati 3 strumenti di sicurezza economica: Sanità, lavoro e imprese

K metro 0 – Jobsnews – Bruxelles – Il board del Mes “ha confermato oggi pomeriggio, in modo formale, l’ammissibilità” della linea di credito per le spese sanitarie, dirette e indirette degli Stati membri e “ha reso lo strumento immediatamente effettivo” ha detto Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo, al termine della riunione odierna. “Gli Stati membri

K metro 0 – Jobsnews – Bruxelles – Il board del Mes “ha confermato oggi pomeriggio, in modo formale, l’ammissibilità” della linea di credito per le spese sanitarie, dirette e indirette degli Stati membri e “ha reso lo strumento immediatamente effettivo” ha detto Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo, al termine della riunione odierna. “Gli Stati membri faranno tutto quello che devono per tenere la pandemia sotto controllo e il Mes è pronto a sostenerli”. I soldi delle linee di credito sanitarie del Mes, insieme al piano Sure e a quello della Bei per le imprese, “aiuteranno in questa fase di emergenza i Paesi che sono più colpiti” dalla pandemia di Covid-19, anche “per compensare la risposta asimmetrica” data dai diversi Paesi, in funzione delle diverse capacità di bilancio, e “per evitare eccessive divergenze nell’area euro” afferma a sua volta il direttore del Mes Klaus Regling, al termine dell’Eurogruppo, collegato da Lussemburgo, dove ha sede il Meccanismo Europeo di Stabilità. “Abbiamo un’economia europea, non 19 o 27 economie – prosegue Regling – questo fatto che aiuteremo i più colpiti è nell’interesse di tutti i Paesi. Un simile approccio servirà nella fase della ripresa, che durerà 2 o 3 anni”. E qui usare il bilancio Ue “sarà essenziale, perché è difficile vedere come trasferimenti possano essere resi disponibili altrimenti”, conclude.

L’Eurogruppo ha poi affrontato la discussione sul Fondo per la ripresa, il cosiddetto Recovery Fund, ma attende la proposta della Commissione europea, prevista entro la fine del mese, per tornare sul tema con una discussione più mirata. Lo ha dichiarato in conferenza stampa dopo la riunione a distanza dell’Eurogruppo, il presidente Mario Centeno. “Siamo stati impegnati a mantenere la nostra promessa di aggiungere una nuova linea di difesa fino a 540 miliardi di euro. Oggi posso segnalare buoni progressi. Le decisioni politiche prese nell’Eurogruppo un mese fa vengono tradotte in realtà legale a tempo di record”, ha detto. Centeno ha ricordato le tre reti di protezione: la prima rete di sicurezza è la linea di credito dedicata del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), che oggi è stata resa operativa; la seconda rete di sicurezza è per i lavoratori, il programma Sure; la terza è per le imprese, “la cosiddetta garanzia paneuropea della Banca europea per gli investimenti (Bei)”. Centeno ha spiegato che il presidente della Bei, Werner Hoyer, “ci ha informato dei progressi compiuti nella definizione dei parametri principali di questo schema. La formulazione delle politiche comporta sempre alcune scelte politiche e compromessi”.  La discussione di oggi “ha aiutato a chiarire la nostra posizione attuale, in particolare su questioni relative alla portata e alla gestione dei rischi. Credo che oggi abbiamo preparato il terreno per un accordo da parte della Bei. Rimarrò strettamente coinvolto in questo file nei prossimi giorni”, ha aggiunto. Queste tre reti di sicurezza sono “un contributo vitale per preservare il tessuto delle nostre società, mentre attraversiamo questa crisi. Ma sono misure di emergenza”, ha sottolineato Centeno. Ci sarà bisogno, man mano che si uscirà dalla crisi, “di qualcosa di più, per accelerare la ripresa economica e per assicurarci di crescere insieme e non separati”. L’Eurogruppo, ha ricordato il presidente, aveva già concordato alcune caratteristiche chiave del fondo di recupero: “Deve essere temporaneo, mirato e commisurato ai costi straordinari di questa crisi; deve contribuire a ripartire i costi nel tempo e garantire solidarietà con gli Stati membri più colpiti. Oggi abbiamo integrato queste linee concordate con una discussione strategica su caratteristiche, dimensioni e priorità per la ripresa”. Dunque, la discussione è stata “esplorativa”, ma ha dato “indicazioni su dove trovare un equilibrio politico” tra i vari temi. “La proposta della Commissione relativa a un fondo di risanamento, prevista entro la fine del mese, definirà questo dibattito e potremo tornare a questo con una discussione più mirata”, ha proseguito.

Intanto, il programma Ue “Sure” per il sostegno ai sistemi nazionali di cassa integrazione durante la crisi del Covid-19 sarà adottato formalmente per procedura scritta martedì, dopo l’accordo politico raggiunto in Consiglio Ue questa mattina a livello di ambasciatori degli Stati membri. Lo ha annunciato stasera a Bruxelles il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa online alla fine della videoconferenza dell’Eurogruppo. “Il programma Sure – ha ricordato Gentiloni – mobilita 100 miliardi di euro per aiutare i lavoratori a mantenere il posto. Mi ha colpito ieri leggere che altri 3 milioni lavoratori americani hanno perso il posto di lavoro, andando ad aggiungersi agli altri disoccupati che sono arrivati a un totale di 36 milioni dall’inizio della crisi. I mercati del lavoro europei sono lontani dall’essere perfetti, ma hanno i loro punti di forza, e i meccanismi nazionali di cassa integrazione negli Stati membri sono certamente fra questi. E’ bene che possano contare su questo sostegno dall’Ue. “Ora, perché Sure sia pienamente operativo occorre ora che tutti gli Stati membri firmino le garanzie affinché la Commissione possa raccogliere i fondi necessari sui mercati, e contiamo su tutti gli attori affinché questi passi finali siano compiuti il più presto possibile”, ha concluso il commissario.

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