K metro 0 – Madrid – Diverse Comunità Autonome stanno facendo pressione sul governo spagnolo per passare alla “fase 1” già da lunedì 18 maggio. Il pressing sul governo centrale arriva principalmente dalla Comunità di Madrid, dalla Comunità Valenciana e dall’Andalusia. Dal canto suo, il Primo Ministro, Pedro Sánchez, sta tentando in tutti i modi
K metro 0 – Madrid – Diverse Comunità Autonome stanno facendo pressione sul governo spagnolo per passare alla “fase 1” già da lunedì 18 maggio. Il pressing sul governo centrale arriva principalmente dalla Comunità di Madrid, dalla Comunità Valenciana e dall’Andalusia.
Dal canto suo, il Primo Ministro, Pedro Sánchez, sta tentando in tutti i modi di assicurarsi un’ultima proroga dello stato d’emergenza. Il numero di appoggi parlamentari è sceso, di proroga in proroga, e il premier vuole tagliare la testa al toro chiedendone un’altra, l’ultima in un mese, la settimana prossima per gestire le fasi di uscita dal confinamento. Ma non è chiaro se otterrà gli appoggi necessari. Fino ad ora l’emergenza sanitaria era stata la questione principale su cui ruotavano i discorsi di Pablo Casado, mentre questo mercoledì il leader del PP ha cambiato la sua strategia e lanciato una dura critica alla politica economica di Sánchez. Comunque, il premier ha chiesto con fermezza al leader dell’opposizione “unità”, un appello più retorico che reale, dato il livello di rapporti raggiunto tra i due grandi partiti durante la pandemia. “Il tuo gruppo è chiamato a forgiare quell’unità perché non solo salva vite, ma anche aziende e posti di lavoro “, quindi “ti chiedo di lasciare lo scontro “, ha detto Sánchez. L’esecutivo di fatto non intende entrare in battaglie politiche finché è in essere la situazione di emergenza.
Torna ad aumentare il tasso di morti in Spagna a causa del coronavirus, con un aumento di 217 vittime nelle ultime 24 ore, rispetto al dato di mercoledì che parlava di 184 nuovi decessi. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Madrid, aggiornando a 27.321 il totale delle persone che hanno perso la vita a causa di complicanze legate al Covid-19. E’ salito invece a 229.540 il numero delle persone contagiate e 134mila invece sono guarite.
il ministero della Sanità sta valutando, in questa settimana, le proposte di sei comunità che hanno chiesto di avanzare alla fase 1 della de-escalation dal prossimo lunedì. Andalusia, Catalogna, Castilla-La Mancha, Castilla y León, Madrid e la Comunità Valenciana hanno inviato nuovi rapporti tecnici e nel corso della giornata di oggi i loro consulenti sanitari incontreranno il ministero, per poter approfondire ulteriormente i documenti e i piani presentati. Il ministero inoltre, sta valutando l’estensione dell’uso obbligatorio delle mascherine protettive in tutti gli spazi pubblici. La misura sanitaria, resa necessaria a causa dell’epidemia di Covid-19, è uno dei temi oggetto di dibattito fra il governo di Madrid e alcune regioni. Le comunità autonome di Andalusia, Madrid e Murcia sono tuttavia favorevoli all’adozione di questa misura preventiva. Le farmacie della Comunità di Madrid hanno smesso di distribuire maschere FFP2 a bambini di età inferiore a quattro anni, dopo aver ricevuto mercoledì un brief di sanità pubblica, in cui si afferma che non è “raccomandato” per questa fascia di età.
Madrid, che è la regione più colpita, aveva chiesto di poter passare alla fase 1 già lunedì scorso, scatenando peraltro una polemica interna nel governo regionale a guida PP-Cs, ma il governo Sànchez aveva risposto di no. Ora, sta chiedendo di passare a questa nuova fase, che permette riunioni fino a 10 persone e tavolini dei bar all’aperto, dal 18 maggio. La presidente del PP, Isabel Ayuso, ha detto che “è inevitabile che ci siano nuovi picchi” e insiste sul fatto che “un’altra settimana nella fase 0 sarebbe un duro colpo per l’economia”. Tensioni anche con il governo valenzano, scontento dalla recente decisione del ministero della salute di non permettere un allentamento delle misure in tutta la regione. Anche l’Andalusia punta di passare alla fase successiva.
Intanto, il governo autonomo delle Canarie ha annunciato che chiederà al Ministero della Sanità spagnolo che le tre isole dell’arcipelago, già entrate in “fase 1” lo scorso 4 maggio, possano passare alla fase 2 a partire da lunedì 18 maggio. Si tratta delle isole di La Graciosa, La Gomera ed El Hierro, dove l’epidemia e” arrivata in modo molto limitato.
“Al momento non ci sono turisti”, ma molti stabilimenti stanno già adottando misure di prevenzione del coronavirus, seguendo le istruzioni del Ministero della Salute. Principalmente nelle Isole Canarie e nelle Isole Baleari, le realtà turistiche hanno dovuto adattarsi alla nuova realtà, partendo da una maschera, che i lavoratori devono indossare e mantenendo sempre la distanza di sicurezza.