K metro 0 – Londra – Presto i passeggeri in arrivo dalla Francia nel Regno Unito saranno esenti dalle imminenti misure di quarantena. A dirlo è stato proprio il presidente Boris Johnson domenica affermando: “presto sarà il momento per richiedere un periodo di quarantena per i passeggeri degli aerei che arrivano nel Regno Unito. Si
K metro 0 – Londra – Presto i passeggeri in arrivo dalla Francia nel Regno Unito saranno esenti dalle imminenti misure di quarantena. A dirlo è stato proprio il presidente Boris Johnson domenica affermando: “presto sarà il momento per richiedere un periodo di quarantena per i passeggeri degli aerei che arrivano nel Regno Unito. Si è ipotizzato che la quarantena sarebbe stata di 14 giorni a meno che i viaggiatori non venissero dall’Irlanda. Chiunque arrivi dalla Francia sarà esonerato”.
Il governo in seguito ha chiarito che le regole si applicheranno non solo ai passeggeri del trasporto aereo, ma anche a quelli che arrivano con altri mezzi di trasporto.
Le compagnie aeree del Regno Unito in precedenza avevano affermato di essere state informate che un periodo di quarantena sarebbe durato 14 giorni e che ci si poteva aspettare che le persone fornissero un indirizzo al loro arrivo al confine. In una dichiarazione congiunta, i governi del Regno Unito e della Francia hanno dichiarato di aver concordato di lavorare insieme per portare avanti misure di frontiera appropriate.
Dopo l’annuncio del premier britannico non sono mancate le preoccupazioni dei rappresentanti di alcune compagnie aeree: Willie Walsh, amministratore delegato della British Airways IAG, ha affermato che si tratta di una brutta notizia per l’industria dei viaggi e ha affermato: “Non c’è nulla di positivo in tutto ciò che ho sentito dire dal Primo Ministro ieri”, rivolgendosi ai parlamentari nella commissione parlamentare per i trasporti.
Virginia Messina, amministratore delegato del World Travel and Tourism Council, ha riferito al programma Today della BBC di essere preoccupata per la nuova politica del governo dichiarando: “Riteniamo che questo danneggerà fortemente la fiducia delle persone che desiderano viaggiare”.
L’aeroporto di Heathrow fa sapere di sostenere l’obiettivo del governo per evitare una seconda ondata di infezione, anche se un piano di quarantena di 14 giorni equivaleva a una chiusura temporanea dei confini. Infine Ryanair ha dichiarato che prevede di licenziare 3.000 lavoratori e ha chiesto al resto del personale di tagliare le retribuzioni. BA comunica che taglierà 12.000 lavoratori, avvertendo che potrebbe non riaprire l’aeroporto di Gatwick una volta passata la pandemia.