K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea dice basta alla plastica, presto in Europa saranno vietati oggetti come posate, piatti di plastica, cotton fioc, attrezzi per la pesca. La Commissione europea ha presentato una proposta normativa che mette al bando 10 prodotti di plastica monouso che inquinano spiagge e mare e attrezzi da pesca
K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea dice basta alla plastica, presto in Europa saranno vietati oggetti come posate, piatti di plastica, cotton fioc, attrezzi per la pesca. La Commissione europea ha presentato una proposta normativa che mette al bando 10 prodotti di plastica monouso che inquinano spiagge e mare e attrezzi da pesca che spesso vengono abbandonati o persi. Questi prodotti contribuiscono al 70% dell’inquinamento dei rifiuti marini e provocherebbero danni ambientali quantificabili in 223 miliardi di euro entro il 2030. Inoltre, ci si pone come obiettivo la raccolta del 90% di bottiglie di plastica per il riciclaggio entro il 2025. E ancora, verranno introdotti costi di gestione e bonifica a carico del produttore.
La Commissione propone di: vietare il commercio di determinati prodotti di plastica se sul mercato è possibile trovare un’alternativa sostenibile, si tratta di bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, mentre, per quanto riguarda i contenitori di bevande, saranno ammessi solo se il tappo o il coperchio resta attaccato al contenitore; ridurre l’uso di contenitori in plastica per alimenti e bevande, stabilendo degli obiettivi nazionali di riduzione e mettendo a disposizione alternative ad essi presso i punti vendita; imporre al produttore dei costi di gestione e bonifica dei rifiuti e prevedere degli incentivi industriali per permettere loro di sviluppare alternative più sostenibili; l’obbligo per gli Stati membri di raccogliere, entro il 2015, il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, ad esempio, introducendo sistemi di cauzione-deposito; prescrivere delle etichettature per alcuni prodotti, come assorbenti, salviette umidificanti e palloncini, su cui indicare come devono essere smaltiti e il loro impatto sull’inquinamento; attuare delle campagne di sensibilizzazione del consumatore sull’incidenza negativa di alcuni prodotti sull’ambiente, su come riutilizzarli e come smaltirli; introdurre dei regimi di responsabilità del produttore di attrezzi da pesca che dovrà contribuire al costo delle campagne di sensibilizzazione, ai costi di raccolta quando questi articoli vengono dismessi e conferiti agli impianti portuali di raccolta e ai costi di trasporto e trattamento.
La commissione europea chiarisce che non si applicherà questa legge a tutti i prodotti ma solo a quelli di cui si possono trovare alternative sostenibili mentre si limiterà il consumo di quelli per cui non esistono sostituti. Frans Timmermans, vicepresidente Ue responsabile per lo sviluppo sostenibile dichiara: “È innegabile che i rifiuti di plastica siano una grande questione e che gli europei debbano agire insieme per affrontarla, tanto più che i rifiuti di plastica finiscono nell’aria che respiriamo, nel suolo, negli oceani e sulle nostre tavole”. “La plastica è un materiale straordinario, che dobbiamo però usare in modo più responsabile. I prodotti di plastica monouso non sono una scelta intelligente né dal punto di vista economico né da quello ambientale, e le proposte presentate oggi aiuteranno le imprese e i consumatori a preferire alternative sostenibili” sostiene il vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen.