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La Corsica prepara dei cani anti-coronavirus per la Fase2

La Corsica prepara dei cani anti-coronavirus per la Fase2

K metro 0 – Corsica – In Corsica, i vigili del fuoco, stanno effettuando dei test per verificare se alcune razze canine possano individuare col fiuto persone affette da malattie, ed ora potrebbero scoprire se una persona è positiva o meno al Coronavirus e aiutare così a impedire il contagio. Un rappresentante del gruppo dei

K metro 0 – Corsica – In Corsica, i vigili del fuoco, stanno effettuando dei test per verificare se alcune razze canine possano individuare col fiuto persone affette da malattie, ed ora potrebbero scoprire se una persona è positiva o meno al Coronavirus e aiutare così a impedire il contagio.

Un rappresentante del gruppo dei vigili del fuoco di Aiaccio, città capoluogo della Corsica, nota per aver dato i natali a Napoleone Bonaparte, ha spiegato: “I cani sono noti per essere in grado di riconoscere determinate malattie come tumori, ad esempio della prostata. Sebbene la cosa non sia ancora ufficiale. Accade spesso. Dobbiamo cercare di capire se le molecole di Covid 19 emettano un particolare odore”.

Al momento i cani vengono sottoposti ad una serie di prove, simili agli esercizi praticati per individuare droghe e stupefacenti, vale a dire inserendo in alcuni oggetti gli odori della malattia stessa. Spiega un altro agente: “Mettiamo gli odori in un tubo di plastica ed è con questi artefatti che alleniamo i cani”.

Se dopo i cani antidroga, si riuscissero ad addestrare anche i cani anti Coronavirus, si potrebbero impiegare per i controlli alle frontiere e negli aeroporti, per verificare la presenza di eventuali pazienti asintomatici ma che non sanno di esserlo.

I ricercatori del London School of Hygiene and Tropical Medicine, del Medical Detection Dogs e della Durham University, riporta Il Messaggero, dopo aver approntato uno studio sull’olfatto canino, si stanno ora preparando “ad addestrare in maniera intensiva i cani in modo tale che possano essere pronti in sei settimane. Sappiamo che altre malattie respiratorie modificano l’odore del corpo e dunque esiste la possibilità che lo faccia anche il Covid-19”. Ma non ci sono solo i britannici anche i ricercatori iraniani, da diverse settimane, stanno effettuando questo tipo di ricerche.

Dunque, i ricercatori britannici riferiscono in un articolo del Business Insider: “Non sappiamo ancora se il Covid-19 abbia un odore specifico, ma sappiamo che altre malattie respiratorie cambiano il nostro odore corporeo, quindi c’è una possibilità che lo faccia anche il coronavirus. E se lo fa, i cani saranno in grado di rilevarlo”. C’è da dire che i cani possono rilevare anche cambi di temperatura corporea. “A regime potremmo rilevare da 250 a 750 persone l’ora” ha affermato il professor James Logan, capo del dipartimento di controllo delle malattie presso l’Lshtm.

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Patrizia Grandi
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