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Giappone: cambia il metodo di calcolo del Pil. FED si riunisce

Giappone: cambia il metodo di calcolo del Pil. FED si riunisce

K metro 0 – Tokyo – È notizia di oggi che il Giappone modificherà il metodo di calcolo del PIL del primo trimestre per contrastare l’impatto del coronavirus sull’economia del Paese. Nello specifico il governo nipponico ha dichiarato che cambierà il modo in cui si compilano i dati preliminari del prodotto interno lordo (PIL) per

K metro 0 – Tokyo – È notizia di oggi che il Giappone modificherà il metodo di calcolo del PIL del primo trimestre per contrastare l’impatto del coronavirus sull’economia del Paese. Nello specifico il governo nipponico ha dichiarato che cambierà il modo in cui si compilano i dati preliminari del prodotto interno lordo (PIL) per il periodo gennaio-marzo. Il Giappone proprio all’inizio del mese ha prolungato lo stato di emergenza sanitaria in tutta la nazione, chiedendo alle persone di restare ancora a casa e alle imprese di sospendere l’attività o ridimensionarla, danneggiando ulteriormente un’economia già sull’orlo della recessione.

L’Ufficio di Gabinetto fa sapere che di solito per il calcolo del Pil vengono utilizzati i dati che si riferiscono ai mesi di gennaio e febbraio per stimare quelli di marzo, ma al momento prenderà in esame solo i dati disponibili da parte delle industrie per il primo trimestre. La data in cui verranno comunicati i dati del Pil che coprono il periodo gennaio-marzo è fissata per il 18 maggio.

Intanto nella giornata di oggi le azioni asiatiche sono confuse, mentre i governi sono impegnati nel gestire la riapertura delle imprese, le banche centrali intervengono per fornire liquidità alle singole economie.

Il benchmark giapponese Nikkei 225 ha perso i guadagni precedenti, perdendo lo 0,4% a 19.706,19. Kospi della Corea del Sud resta praticamente invariato, scendendo dello 0,1% a 1.921,39. L’Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,2% a 24.329,34, mentre lo Shanghai Composite è sceso di quasi lo 0,2% a 2.811,09.

Oltre Oceano invece la banca centrale degli Stati Uniti (Fed) inizia proprio oggi una riunione politica di due giorni che ha come tema appunto le sorti dell’economia mondiale durante e dopo la crisi del coronavirus.  Il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic dichiara: “In realtà non sto valutando la questione economica per avere risposte sulle condizioni che la Fed potrebbe affrontare entro la fine dell’anno, sto pensando da dare risposte in tema di salute pubblica e come gestire la stessa finché il virus continuerà a diffondersi, dovremo continuare a separarci e mantenere l’economia in uno stato di blocco”.

La Fed, che al momento ha risposto all’attuale crisi riducendo i tassi di interesse, riprendendo i mercati dell’acquisto di obbligazioni e del credito di backstopping, dovrebbe rilasciare una dichiarazione politica nella giornata di domani alle 14.00 EDT (1800 GMT). Nella comunicazione si potrebbero chiarire diversi punti: per quanto tempo la Fed intende lasciare i tassi vicino allo zero, offrire un’idea di come il Federal Open Market Committee intenda affrontare il tema e le politiche da attuare per far evolvere l’economia.

Infine, sempre oggi dal Regno Unito arriva il messaggio del cancelliere Rishi Sunak, che esprime un suo parare su questo momento di crisi economica affermando: “Abbiamo assolutamente bisogno di un’economia fiorente, anche perché garantisce alle persone il lavoro, i redditi e paga i nostri servizi pubblici. Il modo migliore ottenere tutto questo a lungo termine è quello di poter controllare la diffusione del coronavirus, per questo abbiamo previsto cinque test. Una volta che questi test saranno soddisfatti, possiamo iniziare a pensare di perfezionare gradualmente le restrizioni sociali ed economiche. Ottenere il controllo del virus resta la priorità”.

Il cancelliere britannico risponde a un ulteriore domanda: come sarà questa nuova normalità per lavoratori, genitori, pendolari, scuole e viaggi aerei? “Sarà un lungo processo, non si tornerà improvvisamente alla normalità. Sarebbe irrealistico. Sarà un processo graduale. Siamo pronti a mettere in atto una serie di misure che aiuteranno a perfezionare tali restrizioni sociali ed economiche per aiutarci a riportare le nostre vite alla normalità il più rapidamente possibile, pur mantenendo la protezione per il servizio sanitario nazionale”. Sulla situazione economica aggiunge: “l’economia sta per prendere un colpo molto duro nel breve termine. La totalità degli sforzi di sostegno sosterebbe il maggior numero possibile di aziende. Per ora, la priorità è la salute pubblica e il controllo della pandemia”.

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