K metro 0 – Adnkronos – Roma – La pandemia di coronavirus, a dispetto del ripristino dei confini nazionali e di una generalizzata polemica a livello continentale per la lentezza con la quale l’Unione europea ha reagito all’emergenza, ha visto un complessivo arretramento dei partiti della destra sovranista. A fotografare questa realtà è un sondaggio
K metro 0 – Adnkronos – Roma – La pandemia di coronavirus, a dispetto del ripristino dei confini nazionali e di una generalizzata polemica a livello continentale per la lentezza con la quale l’Unione europea ha reagito all’emergenza, ha visto un complessivo arretramento dei partiti della destra sovranista. A fotografare questa realtà è un sondaggio realizzato da Politico.eu, che sottolinea anche l’assenza, a livello europeo, di movimenti anti lockdown.
A parte qualche sporadica azione che ha visto protagonisti in Italia Forza Nuova e a Berlino un migliaio di esponenti di estrema destra, in Europa non c’è stato finora nulla di paragonabile a quanto avvenuto negli Stati Uniti, con le tante proteste organizzate dai gruppi vicini alla destra pro-Trump. Sembra, scrive Politico.eu, che il fronte sovranista e populista europeo si sia quasi trovato spiazzato di fronte all’insolito spettacolo di una Ue costretta a chiudere i suoi confini e a ripristinare severi controlli antimmigrazione a causa della pandemia.
E se i partiti della destra sovranista, in gran parte all’opposizione, stentano nei sondaggi, pur mantenendo in alcuni casi un forte sostegno popolare, al contrario i partiti di governo sembrano avere beneficiato dell’emergenza, per l’effetto di ‘unità attorno alla bandiera’ che si verifica durante le grandi crisi nazionali.
In base a un aggregatore di sondaggi che ha come riferimento le rilevazioni effettuate al 1 gennaio di quest’anno e raccoglie i dati fino al 21 aprile, AfD (Germania) perde in media il 4,1%, la Lega (Italia) il 4%, l’Sns (Slovacchia) il 3,9%, Sd (Svezia) il 3,2%, Fpo (Austria) il 2,9%, FvD (Olanda) e PS (Finlandia) il 2,8%, Vox (Spagna) e PVV (Oanda) l’1,8%, DF (Danimarca) l’1,4% e Spd (Repubblica Ceca) l’1%. Gli unici partiti della destra sovranista che invece crescono nei sondaggi, vedono in testa il Pis (Polonia) con un +3,8%, Fratelli d’Italia +2,8% e Fidesz (Ungheria) +2,6%.
A penalizzare molti partiti della destra sovranista, secondo le rilevazioni, potrebbe essere stato anche l’atteggiamento ondivago di alcuni di loro di fronte all’emergenza coronavirus. Su tutti, vale l’esempio dei tedeschi di AfD, che all’inizio della pandemia hanno sottovalutato i rischi, con un atteggiamento che ha ricalcato quello del presidente Usa Donald Trump. Il coronavirus è “più leggero del virus dell’influenza”, dichiarò Axel Gehrke, deputato di AfD e responsabile Sanità del partito, spingendosi a definire il Covod-19 il “gigantesco fake dell’anno”.
Salvo poi, all’inizio di aprile, scagliarsi contro il governo di Angela Merkel, accusato di avere reagito troppo tardi all’emergenza. AfD naviga ora intorno al 10% nei sondaggi, il suo livello più basso da due anni e mezzo a questa parte. Stessa sorte di Vox, in Spagna, che si è scagliato contro le misure di lockdown imposte dal governo di Pedro Sanchez, pagando a quanto sembra in termini di consenso (virtuale) questa sua posizione, con una perdita di 2 punti percentuali rispetto a gennaio.
Se l’emergenza sembra finora aver premiato i partiti di governo e i leader al comando – su tutti vale l’esempio del premier italiano Giuseppe Conte, che ha raggiunto un indice di approvazione del 71 per cento – è possibile, scrive Politico.eu, che la fase post emergenza, con le sue gravi conseguenze economiche, possa ribaltare completamente lo scenario. La recessione che colpirà l’Europa, con le stime dell’Fmi che indicano una contrazione del 7,5% per l’Eurozona, e il malcontento che inevitabilmente scaturirà da una contrazione dei redditi e un aumento della disoccupazione potrebbero far risalire in fretta i consensi dei partiti di destra.