K metro 0 – Tel Aviv – Migliaia di persone hanno protestato ieri sera, nella centralissima Piazza Rabin contro “l’erosione” della democrazia causata, a loro dire, dalla leadership del premier Benyamin Netanyahu. La protesta – hanno spiegato i media – è stata indetta dal movimento ‘Black Flag’, molto attivo in queste ultime settimane, e si
K metro 0 – Tel Aviv – Migliaia di persone hanno protestato ieri sera, nella centralissima Piazza Rabin contro “l’erosione” della democrazia causata, a loro dire, dalla leadership del premier Benyamin Netanyahu.
La protesta – hanno spiegato i media – è stata indetta dal movimento ‘Black Flag’, molto attivo in queste ultime settimane, e si svolge secondo le regole sanitarie di distanziamento previste dalla lotta al covid-19. Quella di ieri sera è la seconda manifestazione in una settimana: la precedente era stata convocata dal ‘Movimento per la qualità del governo’.
L’accordo di governo tra Netanyahu e Gantz prevede la sovranità dello Stato di Israele su alcuni territori della Cisgiordania. Contrarie Nazioni Unite, Ue e l’Autorità nazionale palestinese. Il presidente del Movimento, Eliad Shraga – citato dai media -, ha denunciato che l’intesa tra Netanyahu e Gantz “distruggerà il Comitato di nomina dei giudici, i Comitati della Knesset e la democrazia”.
Tra i punti approvati dal nuovo governo israeliano, c’è la sottoposizione alla Knesset entro il 1° luglio di un piano di annessione di alcune parti della Cisgiordania, in particolare gli insediamenti ebraici e la valle del Giordano. Un progetto controverso, che era stato già proposto dall’amministrazione Trump degli Stati Uniti a fine gennaio.
L’Alto rappresentante per la politica estera europea, Josep Borrell, ha espresso perplessità e pur sottolineando la cooperazione con il nuovo governo israeliano nell’affrontare la pandemia di Covid-19, ha ribadito la linea dell’UE nel seguire le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 1967 e del 1973 e di non riconoscere la sovranità israeliana sulla Cisgiordania occupata. Una dichiarazione accolta “con rammarico” dal ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz.
Intanto, con 2248 schede a favore e 1219 contro il Congresso del partito laburista israeliano ha approvato stasera – con un voto mediante computer – l’ingresso nel governo di emergenza paritetico formato da Benyamin Netanyahu (Likud) e da Benny Gantz (Blu Bianco). Peretz sarà ministro per l’economia ed il suo compagno di partito Yitzhak Shmuli sarà ministro per l’assistenza sociale.
Mentre nella vicina Gaza, due milioni di persone vivono giornate di tensione nel timore che presto o tardi anche nella Striscia si manifesti il Covid-19 nell’intimo delle abitazioni c’è già chi da tempo sta pagando in prima persona il prezzo della crisi sanitaria, riportano i media locale.