K metro 0 – Londra – Grecia e il Regno Unito hanno firmato lunedì un importante accordo bilaterale in cui i due paesi si sono impegnati ad aumentare la loro cooperazione al fine di limitare l’ingresso di migranti irregolari nel paese ellenico. Lunedì scorso in un’intervista al quotidiano greco “Kathimerini”, proprio Mitsotakis ha dichiarato che
K metro 0 – Londra – Grecia e il Regno Unito hanno firmato lunedì un importante accordo bilaterale in cui i due paesi si sono impegnati ad aumentare la loro cooperazione al fine di limitare l’ingresso di migranti irregolari nel paese ellenico.
Lunedì scorso in un’intervista al quotidiano greco “Kathimerini”, proprio Mitsotakis ha dichiarato che la Grecia è stata in grado di “dimostrare che siamo capaci di proteggere i confini”, “un compito ancora più complesso in mare” dove pure Atene è riuscita nell’intento “con un rispetto assoluto della vita umana”. Il capo del governo greco riconosce che l’Europa ha saputo dare sostegno al suo paese “sia in termini simbolici che pratici”.
Il premier greco sostiene che sia fondamentale la presenza di “uno Stato forte”, “Ho sempre detto che la protezione dei cittadini è il principale ruolo dello Stato”, e anche in riferimento all’emergenza coronavirus, la quale ha dimostrato che “la saluta pubblica non può essere data per garantita”, e a tal proposito Mitsotakis fa riferimento ad un sistema sanitario nazionale che “diventerà un punto di riferimento non solo per la Grecia per l’intera Europa”. Il premier greco ha sottolineato anche l’importanza delle misure economiche prese a tutela delle imprese e dei lavoratori, tranquillizzando l’opinione pubblica che da maggio saranno gradualmente allentate le restrizioni.
Il Regno Unito, dopo la Brexit, sta dimostrando un particolare interesse a riguardo, dal momento che esso stesso viene regolarmente raggiunto da molto migranti illegali attraverso il Canale della Manica provenienti dalla Francia.
L’accordo è stato firmato tramite teleconferenza da George Koumoutsakos, ministro greco per la migrazione e l’asilo e dal ministro britannico dell’immigrazione Chris Philp, che dopo la firma ha dichiarato che “La migrazione illegale è facilitata da criminali pericolosi e maliziosi, sfruttando le situazioni disperate in cui si trovano molte persone. A loro non importa della sicurezza delle persone coinvolte”, e inoltre che “Il piano d’azione congiunto manterrà il nostro impegno per mantenere sicure le nostre frontiere e scoraggerà coloro che stanno prendendo in considerazione il pericoloso e illegale viaggio in Grecia, attraverso l’Europa e in molti casi nel Regno Unito”. Ad Atena era presente insieme al ministro George Koumoutsakos, anche l’ambasciatore britannico in Grecia Kate Smith.
Questo piano d’azione prevede la riassegnazione di minori non accompagnati dalla Grecia al Regno Unito secondo accordi presi precedentemente rispetto all’uscita della Gran Bretagna dall’UE e la riunificazione dei bambini rifugiati con eventuali parenti che si trovano già nel paese.
Inoltre, l’accordo prevede la cooperazione giudiziaria tra i due paesi, che fornirà una valida base per lo scambio di know-how e l’esecuzione delle procedure relative al processo di ricorso in materia di asilo. All’interno dell’accordo sono previsti anche il supporto alla traduzione, direttamente presso i centri di accoglienza, e l’identificazione dei rifugiati, oltre al servizio di asilo della Grecia.
Lo stesso accordo prevede che saranno organizzate operazioni congiunte di ricerca e salvataggio nel Mar Egeo, condotte dalle Guardie Costiere di entrambi i Paesi.