K metro 0 – Agenzie – Mosca – la Russia era apparsa minimizzare i rischi del covid-19, ma continuano ad aumentare i casi di contagi, dove viene superata la soglia dei 20.000 contagi. I nuovi dati riportati dall’agenzia Tass parlano infatti di 2.774 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, un preoccupante record per il Paese, per un totale di 21.102.

Dopo aver cercato per settimane di minimizzare la minaccia del nuovo coronavirus, “Abbiamo molti problemi, e non abbiamo granché di cui vantarci, né motivi particolari per farlo, e di certo non possiamo rilassarci. Non abbiamo superato il picco dell’epidemia, nemmeno a Mosca”, ha detto lunedì il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riportato dal New York Times.

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov martedì ha respinto le accuse secondo cui Mosca ha usato la crisi del coronavirus per espandere la sua influenza politica, affermando che il mondo ha bisogno di unità per superare la pandemia e che le sanzioni contro la Russia vengono revocate dell’Unione europea.

Nel frattempo, il virus è arrivato in quasi tutte le 85 regioni della Federazione Russa. I dati ufficiali parlano anche di 170 morti, con 22 decessi registrati nelle ultime 24 ore, e di un totale di 1.694 pazienti guariti. Le autorità segnalano come nelle ultime 24 ore siano 224 le persone dimesse dagli ospedali. I moscoviti si sono lamentati delle grandi code fuori dalle stazioni della metropolitana e dei gravi ingorghi causati il primo giorno dei passaggi di blocco digitali obbligatori nella città, con la preoccupazione che il coronavirus potesse diffondersi ulteriormente. Il sistema di passaggio digitale di Mosca, creato per monitorare e  limitare i movimenti dei residenti in città durante il blocco del coronavirus, è stato introdotto per la prima volta lunedì ed è diventato obbligatorio a mezzanotte di mercoledì. I pass sono richiesti per tutti con i mezzi pubblici e personali, compresi i taxi, e residenti.

Intanto i voli charter della compagnia aerea russa Aeroflot che avrebbero dovuto riportare in patria i cittadini russi da Roma e Amsterdam, in programma rispettivamente il 15 ed il 16 aprile, sono stati cancellati. Lo ha reso noto il ministero delle Comunicazioni russo.