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India: l’Himalaya torna a mostrarsi durante il lockdown

India: l’Himalaya torna a mostrarsi durante il lockdown

K metro 0 – Punjab – Mentre il mondo è scosso dalla pandemia di COVID 19, ed è alle prese con la paura, con le morti, con l’isolamento e con tanti dubbi sulle cosiddette fasi 2 e 3 del dopo picco e su quando potranno partire, guardando alla montagna e al suo clima salubre e

K metro 0 – Punjab – Mentre il mondo è scosso dalla pandemia di COVID 19, ed è alle prese con la paura, con le morti, con l’isolamento e con tanti dubbi sulle cosiddette fasi 2 e 3 del dopo picco e su quando potranno partire, guardando alla montagna e al suo clima salubre e paesaggi incontaminati, in Europa come dall’altra parte del mondo, ecco un fatto che si distacca dal resto delle notizie drammatiche che stanno segnando questa fase storica, politica ed economica… torna a farsi vedere (anche da molti chilometri di distanza) la grande montagna dell’Himalaya.

Infatti dal Punjab, in India, arriva paradossalmente una buona notizia legata al lockdown per l’emergenza Coronavirus, infatti le vette dell’Himalaya sono tornate visibili dalla regione dopo 30 anni, a causa della drastica riduzione dell’inquinamento atmosferico determinata dal fermo forzato di industrie, automobili e aerei. I primi a segnalare questo “evento” in tempo reale sono i social, che negli ultimi giorni appaiono carichi di fotografie delle vette himalayane scattate dalla città di Jalandhar e dalle zone vicine.

”Per la prima volta in trent’anni ho potuto vedere i monti dell’Himalaya grazie al lockdown in India che ha eliminato l’inquinamento atmosferico. È meraviglioso”, scrive Manjit Kang.

In India si trovano 21 delle 30 aree urbane più inquinate al mondo, secondo i dati che appaiono nel Rapporto sulla qualità dell’aria mondiale del 2019 compilato da IQAir AirVisual. Invece secondo un altro rapporto (diffuso dall’India Today Data Intelligence Unit) «I dati mostrano che, in media, le città indiane hanno avuto un indice di qualità dell’aria di 115 tra il 16 e il 24 marzo. La qualità dell’aria ha iniziato a mostrare miglioramenti dal primo giorno del blocco permettendo all’indice medio di scendere di 75 punti nei primi tre giorni di lockdown», ad esempio Nuova Delhi ha registrato un calo del 44 per cento dei livelli di inquinamento atmosferico.

L’ambientalista Sant Balbir Singh Seechewal ha detto ai giornalisti: «Possiamo vedere chiaramente le montagne innevate dai nostri tetti. E non solo: le stelle sono visibili di notte. Non ho mai visto nulla di simile in questi ultimi tempi».

Ricordiamo che tutta l’India è colpita seriamente dall’inquinamento, tanto che molto spesso per i cittadini delle aree più densamente abitate (ma non solo…) l’aria risulta irrespirabile e densa, causando malattie respiratorie e sintomi connessi di varia natura, che in questi giorni stanno risultando meno gravi. Adesso, invece, l’aria è nettamente migliorata anche nelle grandi città a causa delle misure restrittive imposte dal governo per affrontare l’emergenza coronavirus.

L’unico risvolto negativo di questa “apparizione” dopo 30 anni dell’Himalaya è che il cielo è azzurro, le città sono deserte e non c’è traffico, ma non si può vivere tutta questa bellezza nelle strade e tra la gente, magari condividendo di persona questa novità ma solamente da finestre e balconi, ognuno nella propria abitazione.

E mentre l’India continua a fare i conti con la Pandemia, secondo quanto riferito dal ministero della Salute si è verificato un totale di 149 decessi e 5.194 contagi. Mumbai, che ha una popolazione di oltre 20 milioni di abitanti ed è il centro finanziario indiano, è diventata l’epicentro del virus dell’India, ed estenderà le misure di blocco fino almeno al 30 di aprile.

Questa pandemia sta mettendo a dura prova la quotidianità dei cittadini, soprattutto le fasce della popolazione più esposte alla povertà ed al disagio sociale e sanitario, poter distinguere anche a 200 Km di distanza le vette innevate della catena montuosa asiatica ci dà il polso dell’impatto che ha l’inquinamento sulle vite degli indiani e sulla natura. Non si sa per quanto durerà, e probabilmente dopo l’emergenza si ricomincerà a inquinare anche peggio di prima per recuperare il tempo (e soprattutto il denaro) perduto, ma oggi l’Himalaya è tornato a mostrarsi.

 

di Diana Tasini

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