fbpx

Covid-19. 40mila morti in Europa, Oms, non allentare misure

Covid-19. 40mila morti in Europa, Oms, non allentare misure

K metro 0 – Agenzie – Ginevra – “Se i Paesi si precipitano a togliere le restrizioni troppo velocemente, il coronavirus potrebbe tornare e l’impatto economico potrebbe essere ancora più grave e prolungato”, ha ammonito il direttore dell’Organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus affermando il concetto “il modo migliore per limitare l’effetto economico delle restrizioni è attaccare

K metro 0 – Agenzie – Ginevra – “Se i Paesi si precipitano a togliere le restrizioni troppo velocemente, il coronavirus potrebbe tornare e l’impatto economico potrebbe essere ancora più grave e prolungato”, ha ammonito il direttore dell’Organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus affermando il concetto “il modo migliore per limitare l’effetto economico delle restrizioni è attaccare il coronavirus individuando, testando, isolando e curando”.

Intanto i contagi e morti per Covid-19 continuano a salire in tutto il mondo e l’Europa resta il centro della pandemia. Nel Vecchio Continente le vittime sono salite a 40.000 con un’impennata in Gran Bretagna e un lieve calo in Spagna.

Il Regno Unito supera la Cina nel bilancio ufficiale delle vittime da coronavirus. Secondo i dati diffusi dalle autorità sanitarie britanniche, nel Paese sono stati registrati 684 nuovi morti, portando il totale (alle 17 del 2 aprile) a 3.605 decessi. Le cifre ufficiali, diffuse da Pechino, riferiscono di 3.326 vittime da Covid-19 in tutta la Cina. Secondo i dati aggiornati alle 9 di stamattina, nel Regno Unito sono stati registrati 38.168 casi positivi, su un totale di 173.784 persone sottoposte a test. Boris Johnson in un breve filmato pubblicato via Twitter ha annunciato: “Anche se mi sento meglio e sono stato in auto-isolamento per sette giorni ho ancora un sintomo lieve, ho la febbre, e in linea con le indicazioni del governo devo continuare con l’auto-isolamento fino a quando il sintomo non sparirà“. Intanto la regina Elisabetta ha deciso di scendere in campo con un messaggio alla nazione domenica. Sarà il quarto discorso ai sudditi in 68 anni di regno rivolto dagli schermi della tv, al di fuori di quello tradizionale, che ogni anno indirizza ai sudditi del Regno Unito per Natale.

In Spagna, un altro fronte caldo si registra un leggero calo delle vittime: 932 nelle ultime 24 ore, rispetto alle 950 di ieri, per un totale di 10.935 morti. Salgono ancora i contagi 117.710; 7.472 nuovi casi in un giorno che per qualche ora hanno portato la Spagna al triste primato europeo dei malati di Covid-19, davanti all’Italia. Intanto, nel Paese appare sempre più probabile una proroga del lockdown di altri 15 giorni fino al 26 aprile.

Sono quasi diecimila i casi in Portogallo, dove lo stato d’emergenza è stato prorogato fino al 17 aprile. Il ministero della Sanità di Lisbona ha confermato un totale di 9.886 casi, 852 in più rispetto a ieri, e il decesso di 246 persone, 37 morti nelle ultime 24 ore. Il premier Antonio Costa ha riconosciuto che il Paese attraversa “la fase più critica” e ha indicato aprile come “il mese a maggior rischio”.

Altri 148 morti sono stati registrati a causa del Covid-19 in Olanda nelle ultime 24 ore, facendo salire a 1.487 il numero totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza. Lo riferiscono gli ultimi dati diffusi dall’Istituto di salute pubblica (Rivm) olandese, secondo il quale i contagi sono saliti a 15.723, con un ulteriore aumento di oltre mille casi. I pazienti ricoverati in ospedale, inoltre, sono 6.286; 502 in più rispetto agli ultimi dati resi noti. I media olandesi sottolineano come il ‘lockdown’ imposto dalle autorità stia rallentando il ritmo dei contagi, ma la situazione più difficile è sempre nel Nord Brabante. In Belgio prosegue la diffusione del Coronavirus: 1.143 persone sono decedute nel paese a causa del Covid-19, 132 solo nelle ultime 24 ore. I pazienti ricoverati nelle ultime 24 ore sono 578; 377 sono stati dimessi. In tutto sono ricoverate 5.552 persone, 1205 in terapia intensiva. I casi accertati di contagio nelle ultime 24 ore sono saliti di 1422, per un totale di 16770.

In Germania, terzo Paese europeo per numero di contagio, ma molto lontano dai numeri di Italia e Spagna per quanto riguarda le vittime, la cancelliera Angela Merkel è tornata al lavoro dopo quattordici giorni di quarantena e diversi test, che hanno sempre dato esito negativo. “I dati ci danno speranza, ma è troppo presto per alleggerire le misure”, ha detto la leader tedesca in linea con le raccomandazioni dell’Oms.

Intanto l’assemblea generale dell’Onu ha approvato una risoluzione che invita alla “cooperazione internazionale” e al “multilateralismo” per combattere il coronavirus, primo testo delle Nazioni Unite dall’inizio della pandemia. La risoluzione, cui ha tentato invano di opporsi con una bozza concorrente la Russia – sostenuta da altri quattro Paesi – sottolinea anche “la necessità di rispettare pienamente i diritti umani” e denuncia “ogni forma di discriminazione, il razzismo e la xenofobia nella risposta da dare alla pandemia”.

Condividi su:
Nizar Ramadan
CONTRIBUTOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: