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La RETE: opportunità o trappola? Dipende da noi

La RETE: opportunità o trappola? Dipende da noi

K metro 0 – Roma – La “Rete” ha costituito un progresso enorme per tutta l’Umanità, incidendo sulla reciproca comprensione tra le genti, sul flusso delle informazioni scientifiche, sulla lotta alla criminalità internazionale, sulle operazioni bancarie, sui rapporti con la Pubblica Amministrazione, sugli acquisti. Essa è eticamente neutra, ma il suo uso la può rendere

K metro 0 – Roma – La “Rete” ha costituito un progresso enorme per tutta l’Umanità, incidendo sulla reciproca comprensione tra le genti, sul flusso delle informazioni scientifiche, sulla lotta alla criminalità internazionale, sulle operazioni bancarie, sui rapporti con la Pubblica Amministrazione, sugli acquisti.

Essa è eticamente neutra, ma il suo uso la può rendere strumento di civiltà o di regressione. Nello specifico del terrorismo globale– ad esempio-  viene usata come efficace strumento di indottrinamento dei militanti. La posta elettronica è preziosa per la rapidità della comunicazione; tuttavia è tecnicamente possibile non solo intercettare un messaggio in viaggio o cambiarne i contenuti, ma anche assumere identità fittizie di altri mittenti, con altissimi rischi di conflitti interpersonali.

Internet è fondamentale per l’immediatezza delle notizie, ma il suo uso, al pari di quello di carte di credito, cellulari, carte-fedeltà, Telepass, fornisce informazioni sensibili che consentono la c.d. “profilazione” dell’utente- consumatore. Il televisore di ultima generazione collegato al digitale terrestre, è “uno spione”, al pari di cardiofrequenzimetri, contapassi, elettrostimolatori in uso nello sport. Un frigo interconnesso può essere controllato a distanza, rivelando una miriade di notizie sulle preferenze dell’utente, come sulle medicine che vi conserva. Finanche gli abiti che indossiamo, se corredati da microprocessori per la tracciabilità del prodotto, ci monitorano costantemente. Una nuova categoria di giocattoli noti come smart toys (bambole, robot, scimmiette interattive, peluche) è  in grado di captare ogni conversazione domestica.

Le videocamere di sorveglianza ed i droni, irrinunziabili per la sicurezza globale, sono per converso un meccanismo di costante monitoraggio collettivo. La normativa sulla privacy può tutelare in genere la riservatezza da intrusioni esterne, ma non può difenderci da noi stessi, nel momento in cui scegliamo di metterci “in vetrina“sui social, aprendo a sconosciuti lo scrigno prezioso della nostra anima: la c. d “vulnerabilità tecnologica” è inferiore alla dabbenaggine  umana.

La democrazia stessa è esposta a dei rischi, così come la reputazione di singoli, quando la Rete diffonde notizie false, volte a creare panico, a sconvolgere i mercati finanziari, a generare conflittualità internazionali, a dominare con messaggi sublimali le coscienze, condizionandone le scelte politiche, finanziarie, commerciali, alimentari. Si può mettere in ginocchio un intero Paese nelle infrastrutture e nel sistema economico: con un comando a distanza aprendo una diga fluviale o le valvole di un condotto petrolifero sottomarino, disattivando i sistemi di sicurezza di una centrale nucleare, facendo deragliare treni, disconnettendo un sistema borsistico, provocando dei black out generalizzati, realizzando atti di spionaggio industriale per ledere la competitività economica di uno Stato.

Mail con allegati apparentemente innocui contenenti fatture, bollette, ingiunzioni di pagamento, possono ingannare il singolo per estorcergli un riscatto per il recupero dei dati compromessi dall’apertura degli allegati medesimi. Un attacco informatico può colpire anche pace maker, automobili, con una serie infinita di problemi medici, economici e legali. I dispositivi di guida automatica in particolare, possono consentire da remoto ad un criminale di entrare nel sistema di guida disattivando- per esempio- il sistema frenante e cagionando la morte del guidatore e di terzi.

Una buona notizia, a fronte di tutti gli scenari descritti, viene oggi dalle frontiere dell’intelligenza artificiale applicata al cyber sicurezza: vi sono degli algoritmi in grado di apprendere dagli stimoli esterni – proprio come nel sistema immunitario umano- in modo da poter reagire immediatamente a degli attacchi e bloccare sul nascere nuove minacce.

 

di Tito Lucrezio Rizzo

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