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Covid-19 al capezzale degli Stati Uniti: reazioni Trumpiane

Covid-19 al capezzale degli Stati Uniti: reazioni Trumpiane

K metro 0 – Washington – La maggioranza repubblicana al Senato degli Stati Uniti ha annunciato oggi di aver raggiunto con i democratici e la Casa Bianca un accordo su uno “storico” piano da 2.000 miliardi di dollari. Il ricordo della crisi economico finanziaria del 2008, innescata dalla banca d’affari Lehman Brothers, in bancarotta –

K metro 0 – Washington – La maggioranza repubblicana al Senato degli Stati Uniti ha annunciato oggi di aver raggiunto con i democratici e la Casa Bianca un accordo su uno “storico” piano da 2.000 miliardi di dollari.

Il ricordo della crisi economico finanziaria del 2008, innescata dalla banca d’affari Lehman Brothers, in bancarotta – ancora, vivido nell’immaginario statunitense – sollecita in questi giorni anche gli Stati Uniti ad emulare l’Unione Europea nell’affrontare, con prontezza, le conseguenze derivanti dai riflessi della pandemia covid-19 sugli equilibri economici anche americani. Il piano di aiuti promosso dall’esitante Presidente Trump (che per ironia della sorte con i Leham ha in comune la provenienza tedesca del cognome) pari a circa duemila miliardi di dollari è fermo, al momento, al Senato in attesa di approvazione. Un piano voluminoso che secondo l’opposizione democratica, tuttavia, appare priva di maggiori protezioni per i lavoratori ed aziende. La Banca centrale paese – Fed –, parallelamente, intanto, è intervenuta già da alcuni giorni, in presenza del soqquadro riversatosi sui mercati finanziari, tagliando tassi ed avviando acquisti di titoli di Stato ed obbligazioni inerenti ai mutui, annunciandone addirittura un acquisto illimitato. Secondo il Segretario al Tesoro Mnuchin, infatti, l’intervento congiunto di Governo e Fed potrebbe superare i 4mila miliardi di dollari, con l’obiettivo di contrastare gli effetti dell’epidemia sulla importante economia statunitense. Entrambi i Piani di sostegno, tuttavia, comprendono molteplici aiuti ad aziende e cittadini, tra cui anche l’acquisto di quote societarie, fino ad arrivare alla nazionalizzazione di aziende fortemente in crisi. Al riguardo, c’è da sottolineare anche, che a conforto delle Banche centrali, sia statunitense e sia europea, da più di qualche giorno, lo stesso importantissimo Fondo monetario internazionale (Fmi) è intervenuto con un plauso all’allentamento delle politiche monetarie, come documentano le parole del Direttore Generale, Kristalina Georgieva, riportate in un recente comunicato, in cui viene affermato, tra l’altro: “che i costi umani della pandemia di coronavirus sono già incommensurabili e tutti i paesi devono lavorare insieme…”. Una recessione, dunque, cui nessun rappresentante istituzionale, politico o tecnico, ormai, ne nasconde i segni dell’ampia latitudine o ne oscuri i riflessi. Occorre, quindi, “far fronte comune”, come ripete sempre la Georgieva, per costruire ed immaginare almeno il prossimo 2021 foriero di significativi sintomi di ripresa.

Negli Usa si sono registrati almeno 163 morti per coronavirus nelle ultime 24 ore, il bilancio peggiore nel Paese da quando è esplosa l’epidemia. Sono 52.976 i casi di contagio finora accertati.

 

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