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Covid-19. Finlandia: Incertezze sulle domande di indennità

Covid-19. Finlandia: Incertezze sulle domande di indennità

K metro 0 – Helsinki – In Finlandia le incertezze sulla gestione delle domande di indennità per malattia infettiva, a causa della pandemia da Coronavirus, hanno complicato il lavoro dei sanitari. Secondo il sito dell’agenzia di previdenza nazionale finlandese Kela, ai dipendenti posti in quarantena, sarà riconosciuta una indennità sanitaria a causa di malattie infettive,

K metro 0 – Helsinki – In Finlandia le incertezze sulla gestione delle domande di indennità per malattia infettiva, a causa della pandemia da Coronavirus, hanno complicato il lavoro dei sanitari.

Secondo il sito dell’agenzia di previdenza nazionale finlandese Kela, ai dipendenti posti in quarantena, sarà riconosciuta una indennità sanitaria a causa di malattie infettive, che prevede la completa copertura della perdita di reddito dovuta all’assenza dal lavoro. Per essere idoneo a questa indennità, il dipendente deve aver ricevuto un ordine di quarantena emesso da un medico di malattie infettive dipendente da un comune o da un ente ospedaliero. La quarantena viene disposta solo quando c’è un ragionevole sospetto di grave malattia infettiva, la questione potrebbe riguardare i parenti stretti o i colleghi delle persone infettate dal Covid-19.

In Finlandia si è sollevata la questione dei finlandesi che si trovano in “condizioni simili alla quarantena”, come i cittadini rientrati dall’estero ai quali è stato chiesto di rimanere in isolamento per due settimane e che non hanno diritto a questa indennità.

Intervistato dal quotidiano Yle, il direttore generale degli affari sociali e della salute Paivi Sillanaukee, ha detto: “Questo è legalmente chiaro. Solo quelli che hanno ricevuto l’ordine di stare in quarantena da un medico riceveranno l’indennità giornaliera” e “Lo stato ora sta cercando di vedere quanto possono essere compensate le persone alle quali è stato richiesto di restare a casa”. Il parlamento, sulla questione, sta valutando metodi alternativi per compensare le perdite economiche dovute al Covid-19.

Secondo i dati dell’ente previdenziale Kela, nel 2019 solo 120 persone hanno ricevuto l’indennità e, al 18 marzo, ci sono in corso 320 richieste in tal senso. La spiegazione del basso numero di domande risiederebbe nella limitazione dei test sul Coronavirus, dovuta a nuove indicazioni e al fatto che i medici di malattie infettive siano troppo occupati per poter scrivere gli ordini di quarantena.

Riporta la Yle online che, Jutta Peltoniemi, medico di malattie infettive della città di Turku, la quinta città finlandese per popolazione, ha dichiarato che afferma di aver ricevuto quotidianamente molte domande da persone incerte sul loro status circa la indennità: “Vi è chiaramente molta incertezza. Si tratta di una questione estranea in Finlandia. L’ultima volta che sono state introdotte norme di quarantena, è stato principalmente per l’esposizione al morbillo. Tuttavia, non si è detto preoccupato dall’ipotesi che, per non perdere il reddito, le persone escano di casa: “Penso che le persone capiscano la gravità della situazione e stiano a casa. Almeno, è quello che spero davvero. Combattere il virus è una preoccupazione di tutti ora”.

Secondo la Confederazione delle industrie finlandesi, il datore di lavoro è tenuto a pagare lo stipendio al dipendente in quarantena anche in assenza di un ordine formale. Alla data di giovedì 19 marzo, il numero di nuovi casi confermati di Covid-19 ammonta a 400

 

di Alessio Maria Lauro

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