K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea sta creando un’iniziativa per gli investimenti di risposta al coronavirus di 37 miliardi di euro per garantire sostegno al settore sanitario, al mercato del lavoro e per sostenere le Pmi di tutti i settori colpiti. Nella conferenza stampa di presentazione delle azioni della Commissione europea per
K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea sta creando un’iniziativa per gli investimenti di risposta al coronavirus di 37 miliardi di euro per garantire sostegno al settore sanitario, al mercato del lavoro e per sostenere le Pmi di tutti i settori colpiti.
Nella conferenza stampa di presentazione delle azioni della Commissione europea per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, la presidente Ursula von der Leyen ha spiegato “che l’Unione europea può tener testa a questo shock, però ogni Stato membro deve assumersi tutte le responsabilità e l’Unione europea nel suo complesso deve essere determinata, coordinata e unita. In una pandemia, le linee guida basate su dati scientifici sono fondamentali per mettere a punto la miglior linea d’azione”, ha detto. “Ieri con (la commissaria europea alla Salute) Stella Kyriakides, ho lanciato un comitato di scienziati, biologi, virologi per valutare le situazioni in corso e aiutarci ad elaborare le risposte più efficaci. Il nostro obiettivo è elaborare linee guida e strategie basate sui fatti per affrontare la diffusione del virus”, ha continuato. “Siamo soltanto all’inizio. Ogni Stato membro, anche coloro che oggi registrano un basso tasso di infezione, deve capire che non è possibile fermare il virus, però è possibile, e di grandissima importanza, rallentare la diffusione del virus. Si può fare”, ha aggiunto. Von der Leyen ha spiegato che “stiamo rallentando la vita pubblica, questo dovrebbe dare ai nostri sistemi sanitari, infermieri, dottori e reparti di terapia intensiva, il tempo e lo spazio per affrontare l’urgenza”. La Commissione sta “lavorando per aumentare rapidamente le riserve, ma dobbiamo essere chiari: il mercato unico deve funzionare, non è una buona cosa se uno Stato membro adotta azioni unilaterali perché si crea un effetto domino e questo impedisce che le attrezzature necessarie urgenti raggiungano i pazienti, gli ospedali e tutto il personale.
Questo si traduce nel reintrodurre le frontiere interne, proprio in un momento in cui la solidarietà tra gli Stati membri è più che mai necessaria e su questa questione ho parlato a stretto contatto con la Francia e la Germania e sono molto lieta di riferire che anche le mie controparti sono disposte ad adottare tutte le misure nazionali necessarie”, ha spiegato. Per questo, bisogna innanzitutto “svolgere misure di screening sanitario che possono essere effettuate alle frontiere interne ed esterne, nonché all’interno degli Stati membri, ed è per questo che noi proponiamo di avere delle linee guida per lo screening sanitario”. Inoltre, “affinché ogni misura abbia effetto e sia efficace deve essere coordinata a livello Ue. Gli Stati soprattutto adiacenti e contigui devono lavorare insieme” e “gli Stati membri dovrebbero essere incoraggiati e anche sentirsi a loro agio nell’adottare le misure a sostegno dei settori più colpiti e adottare misure di sostegno per sostenerle”. “Noi siamo pronti ad agire, man mano che la situazione evolve. Noi faremo tutto il necessario per sostenere gli europei e l’economia europea. Le misure oggi che sono state annunciate corrispondono alla situazione di oggi e questo è un pacchetto economico importante, ma noi dobbiamo anche riconoscere che la situazione evolve molto rapidamente. Noi siamo disposti e pronti a fare di più e faremo tutto il necessario per sostenere gli europei e l’economia europea”. ha concluso.