K metro 0 – Bruxelles – l’Unione europea ha affermato, in più di un’occasione, di non ritenere che l’epidemia sia una ragione sufficientemente valida per bloccare l’accordo di Schengen. Nonostante le raccomandazioni di Bruxelles, alcuni Stati membri dell’UE hanno ora imposto controlli alle frontiere. Von der Leyen ha spiegato che “stiamo rallentando la vita pubblica,
K metro 0 – Bruxelles – l’Unione europea ha affermato, in più di un’occasione, di non ritenere che l’epidemia sia una ragione sufficientemente valida per bloccare l’accordo di Schengen. Nonostante le raccomandazioni di Bruxelles, alcuni Stati membri dell’UE hanno ora imposto controlli alle frontiere.
Von der Leyen ha spiegato che “stiamo rallentando la vita pubblica, questo dovrebbe dare ai nostri sistemi sanitari, infermieri, dottori e reparti di terapia intensiva, il tempo e lo spazio per affrontare l’urgenza”. La Commissione sta “lavorando per aumentare rapidamente le riserve, ma dobbiamo essere chiari: il mercato unico deve funzionare, non è una buona cosa se uno Stato membro adotta azioni unilaterali perché si crea un effetto domino e questo impedisce che le attrezzature necessarie urgenti raggiungano i pazienti, gli ospedali e tutto il personale.
Infatti, Venerdì 13 marzo la Slovacchia, la Polonia, la Danimarca, Cipro, Malta e la Repubblica Ceca hanno annunciato che chiuderanno i loro confini agli altri Stati membri dell’UE, nel tentativo di fermare la diffusione del Coronavirus.
La Slovacchia ha annunciato che avrebbe chiuso i suoi confini a tutti gli stranieri, ad eccezione dei cittadini polacchi. Un portavoce del ministero dell’Interno ha dichiarato: “nessun cittadino straniero sarà autorizzato ad entrare in Slovacchia”, aggiungendo “ai valichi di frontiera con la Polonia, solo i cittadini polacchi potranno entrare nel Paese”. Al momento dell’annuncio, la Slovacchia aveva 21 casi segnalati di Coronavirus. Mentre la Repubblica ceca ha annunciato che vieterà l’ingresso ai viaggiatori provenienti da Germania e Austria, nonché agli stranieri che viaggiano dai Paesi più colpiti dall’epidemia, che sono: Italia, Svezia, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Danimarca, Gran Bretagna, Norvegia e Svizzera. Il divieto di viaggio da parte dell’autorità ceca si applica anche ai paesi extraeuropei Cina, Corea del Sud e Iran. Secondo Praga, i cittadini cechi non possono viaggiare nei paesi più colpiti. Al momento del divieto, la Repubblica Ceca aveva 120 casi positivi di Coronavirus. Anche la Danimarca ha annunciato la chiusura delle frontiere a tutti cittadini stranieri, a causa dell’epidemia di coronavirus, la chiusura scatterà a mezzogiorno. Lo ha annunciato in una conferenza stampa la premier Mette Frederiksen. “Tutti i turisti e gli stranieri che non possono dimostrare di avere uno scopo in Danimarca non possono entrare nel Paese. Ai danesi sarà sempre permesso di entrare in Danimarca”, ha detto Frederiksen. Il trasporto di merci non sarà soggetto al controllo delle frontiere. Il blocco per le persone durerà fino al 13 aprile. Invece, per quanto riguardo la Polonia, dalla mezzanotte fra sabato e domenica, sarà chiusa per tutti gli stranieri che non saranno in grado di indicare il motivo per il quale vogliono entrare nel Paese. Il ministro degli interni Mariusz Kaminski ha spiegato che ogni persona in arrivo dall’estero sarà controllata e costretta a sottoporsi alla quarantena. I cittadini stranieri che non potranno indicare il luogo dove isolarsi per la quarantena, saranno respinti alle frontiere. Il provvedimento è valido per almeno due settimane. Anche Malta limiterà i passaggi di frontiera solo verso Italia, Germania, Francia, Spagna e Svizzera, che segnalano il maggior numero di casi di Coronavirus, ha detto il Primo Ministro maltese Robert Abela, che affermato: “La decisione è stata presa su consiglio delle autorità mediche, a causa del forte aumento della diffusione del virus”. Al momento della restrizione, Malta aveva 12 casi segnalati di Covid -19.
Infine, Cipro annuncia lo stop ai non residenti con la chiusura delle frontiere per quindici giorni per cercare di prevenire la diffusione della Pandemia nell’isola. Da domenica, “l’ingresso è proibito a ogni cittadino che non rientri nella categoria di Cipriota o legalmente residente, che siano europei o di nazioni terze che lavorano a Cipro”, ha detto il presidente Nicos Anastasiades in un discorso alla tv nazionale.
Queste decisioni sono state criticate dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha dichiarato: “Il mercato unico deve funzionare. Non va bene quando gli Stati membri intraprendono un’azione unilaterale perché causa sempre un effetto domino e impedisce alle attrezzature mediche urgentemente necessarie di raggiungere pazienti e ospedali. Ciò equivale alla reintroduzione delle frontiere interne in un momento in cui è necessaria la solidarietà tra gli Stati membri. “
A partire dal 13 marzo, quasi tutti i paesi europei hanno segnalato casi di coronavirus (COVID-19). La più alta concentrazione di infezioni è in Italia, che ha oltre 15.000 casi e in rapida crescita. A seguire l’Italia sono: Spagna (oltre 4.000 casi), Germania (oltre 3.100 casi), Francia (oltre 2.800 casi) e Svizzera (oltre 1.100 casi).
Questa decisione arriva a meno di tre settimane da che i funzionari di Bruxelles, hanno dichiarato di non credere che il ripristino dei controlli alle frontiere. contribuirà al rallentamento della diffusione del virus in Europa e solo un giorno dopo aver condannato gli Stati Uniti per la sospensione dei viaggi verso l’UE.