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Covid-19. Irlanda: frenare l’epidemia. Chiuse le scuole

Covid-19. Irlanda: frenare l’epidemia. Chiuse le scuole

K metro 0 – Dublino – Anche l’Irlanda adotta misure più dure per frenare l’epidemia dei contagi da coronavirus. Da Dublino è infatti arrivata la disposizione di chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado, dei college e degli asili. Ad annunciarlo è stato lo stesso premier Leo Varadkar: le misure entrano in vigore

K metro 0 – Dublino – Anche l’Irlanda adotta misure più dure per frenare l’epidemia dei contagi da coronavirus. Da Dublino è infatti arrivata la disposizione di chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado, dei college e degli asili. Ad annunciarlo è stato lo stesso premier Leo Varadkar: le misure entrano in vigore a partire da oggi 12 marzo fino al 29. La stretta è arrivata a due giorni dall’annuncio del primo caso di morte di un paziente colpito dal virus Covid-19 nella Repubblica, dove il numero dei contagi si avvia verso la quarantina (oltre 50 sommando l’Irlanda del Nord britannica). Intanto il numero dei casi nel Regno Unito è salito a 484 dopo un forte aumento in Scozia, dove altre 60 persone sono risultate positive.

Nel dare l’annuncio Varadkar ha aggiunto che le riunioni di massa al coperto di oltre 100 persone e le riunioni all’aperto di oltre 500 dovrebbero essere cancellate. Ha detto che le persone dovrebbero lavorare a distanza se possibile. Aeroporti e porti rimarranno aperti.

Il primo ministro irlandese ha inoltre aggiunto che: “Questi cambiamenti che richiedono sacrifici da parte di tutti serviranno, lo stiamo facendo l’uno per l’altro. La nostra economia soffrirà, ma si riprenderà. Il tempo perso a scuola o all’università sarà recuperato e le nostre vite torneranno alla normalità. L’Irlanda è una grande nazione, siamo grandi persone, abbiamo già sofferto e lottato in passato, supereremo anche questa prova”. Varadkar ha affermato che i negozi dovrebbero rimanere aperti e che i trasporti pubblici continueranno a funzionare.

Intano il governo del Regno Unito sta intensificando altre misure contro l’epidemia da coronavirus. Il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon ha chiesto la cancellazione di raduni di massa di almeno 500 persone. Barchester, che gestisce oltre 200 case di cura in tutto il Regno Unito, ha chiesto ai visitatori di stare lontano. È stato confermato che un ministro del governo si è auto isolato in attesa dei risultati dei test dopo essere entrato in contatto con il ministro Nadine Dorries che si è rivelato positivo al virus.

 Sulla questione si è espresso anche, il vice primo ministro irlandese Simon Coveney che ha dichiarato: “le chiusure erano necessarie e giustificate. Dobbiamo rispondere con calma, con unità, con disciplina e determinazione. Queste sono le misure giuste al momento opportuno sulla base dei migliori consigli per la salute pubblica”.

Tony Holohan, Chief Medical Officer dell’Irlanda, ha affermato che le misure annunciate dal governo sono decisive, rapide, coordinate e complete e offrono le maggiori possibilità di mitigare l’impatto dell’epidemia. Questo però non significa che impedirà un aumento dei casi. Ci aspettiamo di vederlo, ha aggiunto.

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