K metro 0 – Madrid – In Spagna, secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute, sono stati registrati 2.236 casi di contagio da coronavirus, con 138 pazienti guariti e 54 decessi. Circa la metà delle persone contagiate si trova nella regione di Madrid. La Spagna è il secondo Paese più colpito in Europa dopo l’Italia. In base ai dati
K metro 0 – Madrid – In Spagna, secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute, sono stati registrati 2.236 casi di contagio da coronavirus, con 138 pazienti guariti e 54 decessi. Circa la metà delle persone contagiate si trova nella regione di Madrid. La Spagna è il secondo Paese più colpito in Europa dopo l’Italia.
In base ai dati aggiornati, dei 2236 casi positivi, circa il 50% è concentrato nella capitale spagnola e circa il 78% nelle quattro regioni autonome più colpite: Madrid, Paesi Baschi, La Rioja e Catalogna. D’altra parte, 33 delle 54 persone che sono morte con l’epidemia, o circa il 66%, sono morte a Madrid, la regione in cui si sono verificati i contagi più gravi. Il direttore del Centro per il Coordinamento della Salute e degli Allarmi di emergenza, Fernando Simon, ha anche sottolineato che ci sono 126 persone in unità di terapia intensiva, l’81% delle quali nella Comunità di Madrid, e che ci sono già stati 138 pazienti che sono stati considerati guariti, dopo essere stati contagiati dal virus.
Il Premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato oggi una Conferenza dei presidenti delle comunità autonome, indetta per sabato prossimo, in videoconferenza, per affrontare la crisi del coronavirus. Le Regioni autonome in Spagna hanno le proprie indipendenze di gestione sanitarie e adottano misure che vengono annunciate quotidianamente e indipendentemente da quelle decise dal governo centrale, a seconda le circostanze. Intanto, Madrid ha ordinato la chiusura di biblioteche, teatri, centri culturali e centri sportivi comunali per quindici giorni, a partire da giovedì prossimo. Questa decisione si unisce alla chiusura di asili, scuole e università, applicabili da domani.
La Catalogna ha anche annunciato oggi, che da giovedì e per quindici giorni, estendibile a seconda delle circostanze, qualsiasi attività che riunisca più di mille persone, sia aperta che chiusa, sarà sospesa o rinviata.