K metro 0 – Roma – I casi di Coronavirus in Italia hanno superato quota 10mila (10.149 persone). Il bollettino della Protezione civile, aggiornato a 6 ore fa, riferisce: sono 8.514 le persone positive al virus, 631 le vittime e 1.004 i guariti. Sono invece 877 le persone attualmente in terapia intensiva, in un giorno
K metro 0 – Roma – I casi di Coronavirus in Italia hanno superato quota 10mila (10.149 persone). Il bollettino della Protezione civile, aggiornato a 6 ore fa, riferisce: sono 8.514 le persone positive al virus, 631 le vittime e 1.004 i guariti. Sono invece 877 le persone attualmente in terapia intensiva, in un giorno l’aumento è stato di 144 unità.
Rispetto a lunedì è aumentato il numero giornaliero dei decessi con 168 nuovi morti – (Per classi di età i decessi si dividono nel seguente modo: 2%dei deceduti tra 50 e 59 anni, 8% tra i 60 e 69 anni, 39 % nella fascia 70-79 anni, 45% nella fascia 80-89 anni, 14 % oltre 90 anni.) – di cui 135 nella sola Lombardia, ma è in forte diminuzione il numero dei nuovi contagi. Oggi se ne sono registrati infatti 529, rispetto ai 1.598 di lunedì. Un dato incoraggiante anche se non tiene conto dei nuovi casi in territorio lombardo. Tra i contagiati “il 5-7% ha meno di 30 anni”, ha reso noto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, sottolineando che anche se questa fascia d’età risulta meno suscettibile al contagio, il suo comportamento resta “decisivo” nella dinamica, per evitare il diffondersi dell’epidemia. Nelle ultime 24 ore la fascia 80-89 anni è stata quella più colpita per numero di decessi (45% del totale). Tra le vittime anche il consigliere comunale della Lega a Piacenza Nelio Pavesi, 68enne, ricoverato dopo essere risultato positivo al virus.
“Le misure prese non sono istantanee ma coerenti con i tempi di incubazione di 14 giorni”, ha spiegato il presidente dell’Iss durante l’ordinario appuntamento con la stampa. E sull’ipotesi di adottare misure più stringenti per la Lombardia, come la chiusura di negozi e uffici pubblici, il commissario Angelo Borrelli ha detto che la richiesta dovrà essere considerata e valutata. – Ha aggiunto – “Non ho elementi da fornire, li vedremo domani”. Intanto l’Iss ha diffuso l’indagine epidemiologica messa a punto per tracciare la tendenza dell’epidemia. Secondo i dati riferiti dall’Istituto la trasmissione dell’infezione da Sars-Cov-2 è avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre segnalati dalla regione Lazio, che si sono verosimilmente infettati in Cina, e di un caso nella regione Lombardia, dove una persona di nazionalità iraniana, si sarebbe infettata in Iran. “Attualmente non è possibile ricostruire, per tutti i pazienti, la catena di trasmissione dell’infezione”, ha specificato l’Iss, ma “la maggior parte dei casi segnalati” sono da ricollegarsi a quelli diagnosticati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, le zone più colpite dall’epidemia con, rispettivamente 5.791, 1.533 e 856 contagiati. Secondo l’Iss, i primi casi sintomatici risalgono alla fine di gennaio, l’età media delle persone positive è di 65 anni, e il 62% è di sesso maschile. Le fasce più colpite si confermano quelle dei 70-79 anni (21,4% casi), e degli over 80 (18,4%). Il 21% dei casi di nuovo coronavirus risulta ospedalizzato, e tra quelli (1.545) il 12% risulta in terapia intensiva. Ben 583 casi sono stati diagnosticati tra gli operatori sanitari. Al termine del punto con la stampa un appello è arrivato dal capo della protezione civile Angelo Borrelli che ha invitato i cittadini “ad informarsi attraverso i canali ufficiali e non con le fake news che purtroppo girano anche sui social” e che anche oggi la Protezione civile ha dovuto smentire.
Roma città fantasma, decreto fa deserto: Traffico scarso, poche persone per strada e bus quasi vuoti. Roma ieri è una città spettrale. La capitale, questa mattina, appare desolatamente deserta, complice ovviamente anche la chiusura di scuole e università. Negozi con pochissimi clienti ad eccezione dei supermercati dove già da ieri sera, in 24 ore, si registra un aumento delle presenze, anche per via della psicosi scattata già da alcune ore, dopo l’estensione della zona rossa in tutto il Paese. Uffici pubblici quasi deserti, anche perché alcuni sono chiusi al pubblico o regolati da accesso su appuntamento. In tanti, già da ieri, come negli varie municipi, hanno iniziato lo Smart Working.
Intanto, oggi saranno distribuite un milione di mascherine alle strutture sanitarie regionali, ma tutto il materiale sanitario che viene acquistato dalla protezione civile – dunque non solo le mascherine ma anche i Dispositivi di protezione individuale (Dpi) – sono destinati agli ospedali e non per i cittadini. “Noi stiamo acquisendo il materiale che serve per la gestione dell’emergenza” ha detto Borelli – “La situazione è ancora seria e va trattata come tale.