K metro 0 – Berlino – Il presidente russo, Vladimir Putin, sempre nella giornata di ieri, ha rivelato di aver rifiutato di indossare un giubbotto antiproiettile o avere una sosia durante la sua visita in Cecenia. In un’intervista rilasciata all’agenzia TASS, Putin ha spiegato che il piano risaliva ai primi anni dei 2000 e che
K metro 0 – Berlino – Il presidente russo, Vladimir Putin, sempre nella giornata di ieri, ha rivelato di aver rifiutato di indossare un giubbotto antiproiettile o avere una sosia durante la sua visita in Cecenia.
In un’intervista rilasciata all’agenzia TASS, Putin ha spiegato che il piano risaliva ai primi anni dei 2000 e che si trattava di un momento cruciale della “guerra al terrorismo”. Proprio in quel periodo la Russia stava combattendo contro i separatisti in Cecenia, che avevano organizzato attacchi anche in altre parti del Paese. Putin fece visita alle truppe stanziate lì dopo qualche ora dalle dimissioni del predecessore, Boris Yeltsin, ratificate il 31 dicembre 1999. Nel 2015, Putin scomparve per 10 giorni, dando adito a speculazioni di diverso genere: dalla possibile deposizione con un colpo di Stato, fino a un intervento di chirurgia plastica e alla morte. Tutte falsità, tra le altre cose, ha anche raccontato che il suo elicottero è stato colpito dal fuoco nemico durante il viaggio all’epoca. Tornando agli impegni pubblici, tagliò corto dicendo: “È noioso senza pettegolezzi”.
Parlando della Cecenia, un famoso blogger ceceno ha invece denunciato l’attentato alla sua vita e di come è riuscito a sopravvivere. Tumso Abdurakhmanov, ha ripreso quanto successo dopo il presunto attacco e lo ha pubblicato in un video su Youtube, spiegando come si è difeso dell’assalitore armato di martello. L’attacco è avvenuto in un paese dell’UE. Le autorità russe non avrebbero commentato la vicenda. Due altri esiliati ceceni sono stati uccisi in Germania e Francia negli ultimi mesi.
Proprio all’inizio di febbraio, un blogger ceceno è stato trovato morto in una camera d’albergo di Lille, in Francia. L’uomo, il 44enne Imran Aliev, gestiva il proprio canale Youtube attraverso il quale lanciava accuse e criticava fortemente la politica di Groznyj. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita nella sua camera d’albergo. Secondo quanto rivelato da fonti investigative francese al canale americano Cnn, la prima ipotesi delle autorità è che la motivazione dietro all’assassinio sia di tipo politico, legata all’attività della vittima. Se confermato, si tratterebbe dell’ultimo omicidio di dissidenti ceceni in Europa, come quello di un ex combattente avvenuto a dicembre a Berlino.