K metro 0 – Madrid – Centinaia di contadini con indosso sgargianti gilet gialli hanno invaso le autostrade del sud-ovest della Spagna con trattori e altri veicoli martedì. E’ l’ultima delle proteste di massa per i proventi sempre più bassi ricavati dal settore. Diverse unioni sindacali hanno organizzato delle manifestazioni, la maggior parte si sono
K metro 0 – Madrid – Centinaia di contadini con indosso sgargianti gilet gialli hanno invaso le autostrade del sud-ovest della Spagna con trattori e altri veicoli martedì. E’ l’ultima delle proteste di massa per i proventi sempre più bassi ricavati dal settore.
Diverse unioni sindacali hanno organizzato delle manifestazioni, la maggior parte si sono concentrate nella regione dell’Extremadura, al confine col Portogallo. Il motivo? Chiedere al governo azioni per assicurare prezzi più ragionevoli sul mercato della frutta e della verdura. Ángel García, a capo dell’associazione regionale per i giovani agricoltori Asaja, ha raccontato che circa 700 trattori hanno bloccato le strade e che a tutti i contadini dell’area è stato chiesto di scioperare. Dall’altra parte del Paese, la polizia ha cercato di impedire il blocco dell’autostrada A7 nei pressi della città di El Ejido. Tra le altre cose sono state anche abbandonate cassette di cetrioli e pomodori per le strade e sono stati appiccati alcuni fuochi. Le proteste contro gli alti costi di produzione e il prezzo basso per ciò che viene prodotto ogni giorno hanno posto una sfida alla neo-coalizione di governo della Spagna. L’Unione europea, nel frattempo, ha intenzione di effettuare dei tagli ai sussidi per il settore agricolo. L’esecutivo spagnolo ha incolpato principalmente le grandi catene di supermercato per il calo dei prezzi della frutta e della verdura, che hanno obbligato i contadini a vendere la propria merce a meno.
Sempre nella giornata di ieri, la Spagna ha continuato le ricerche per un centinaio di migranti scomparsi che erano a bordo di tre imbarcazioni dirette nelle Canarie, nell’Oceano atlantico. Questo quanto riferito l’agenzia di soccorso marittimo. Un aereo della guardia civile stava cercando le barche nei pressi di Lanzarote e Fuerteventura, a nordovest della costa africana. In precedenza, le ricerche riguardavano 143 migranti su 5 imbarcazioni ma una è tornata a Dakhla, a largo della costa occidentale del Sahara e un’altra stata tratta in salvo dalla Marina reale marocchina. Non è ancora chiaro, comunque, il numero esatto dei migranti dispersi. Le autorità sono state avvertite già nella giornata di lunedì. Nonostante il numero degli attraversamenti per mare verso la Spagna siano diminuiti del 50% nel 2019, gli arrivi attraverso la via atlantica sono raddoppiati. Circa 210 persone sono morte proprio in questa tratta, secondo l’Organizzazione internazionale per la migrazione.
Il governo spagnolo si sta occupando anche della questione della tassazione dei giganti tecnologici. In particolare è stata approvata l’introduzione di nuove imposte sulle imprese digitali e sulle transazioni azionarie. Simili iniziative sono state già prese da altri Paesi europei. L’esecutivo si è accordato sulla Google tax e sulla Tobin nel meeting settimanale, tuttavia mancherebbe ancora l’approvazione del parlamento. La ministra delle Finanze, Mara Jesus Montero, ha spiegato che l’operazione, che ha fatto infuriare le autorità statunitensi e ha fatto pervenire minacce di imposizione di dazi da parte del governo Trump, partirà solamente a fine anno. La speranza è che per quel momento possa essere stato raggiunto un accordo internazionale sulle tasse alle imprese digitali.
Infine, il governo spagnolo ha anche annunciato la creazione di una hotline per rispondere alle domande dei cittadini britannici residenti nel Paese riguardanti le implicazioni della Brexit. Dopo aver digitato il numero in questione, la persona interessata dovrà scegliere tra varie opzioni su cui ricevere informazioni tra cui: la residenza, l’assistenza sanitaria, le pensioni, la previdenza sociale e le patenti.