K metro 0 – Washington – Il presidente Donald Trump è stato assolto mercoledì dal Senato degli Stati Uniti, mettendo fine al terzo processo di impeachment della storia americana. Una questione che ha diviso il Paese, ha messo alla prova le norme civiche e ha, soprattutto, acceso la corsa alle presidenziali che si terranno quest’anno.
K metro 0 – Washington – Il presidente Donald Trump è stato assolto mercoledì dal Senato degli Stati Uniti, mettendo fine al terzo processo di impeachment della storia americana. Una questione che ha diviso il Paese, ha messo alla prova le norme civiche e ha, soprattutto, acceso la corsa alle presidenziali che si terranno quest’anno.
Il presidente della Corte Suprema, John Roberts, ha presidiato la votazione. I senatori hanno giurato l’“imparzialità” prima di procedere a turno a scegliere tra “colpevole” e “innocente”. Presenti anche alcuni visitatori, tra cui gli alleati del presidente, che hanno osservato tutta la scena. Roberts ha poi emesso il verdetto, dichiarando Trump “assolto dalle accuse a suo carico”. Il risultato di ieri è arrivato dopo mesi di duro lavoro all’interno della procedura di impeachment, portata avanti prima dalla presidente della Camera Nancy Pelosi e poi da Mitch McConnell in Senato, riflettendo la netta divisione della nazione nel giudicare la presidenza. Tutto è partito dalla richiesta del tycoon all’Ucraina di “fare un favore” agli Usa, confluita poi nel resoconto di 28.000 pagine compilato dagli investigatori. Questi hanno accusato il presidente americano di “diplomazia oscura” che ha messo a repentaglio le relazioni internazionali del Paese per gli interessi personali e politici dello stesso. Trump aveva fatto pressioni sugli alleati per condurre indagini sul rivale democratico Joe Biden in vista delle elezioni. Nessun presidente, comunque, è stato mai destituito dal Senato.
Il presidente degli Stati Uniti, rafforzato dall’esito del processo, ha ottenuto la sua rivincita. Con ogni probabilità sfrutterà il verdetto come vessillo della sua campagna di rielezione. Trump ha sempre dichiarato di essere innocente, parlando di “caccia alle streghe” e di un prolungamento dell’indagine del consigliere speciale Robert Mueller sulle interferenze della Russia nelle elezioni del 2016. Su Twitter sono apparsi video, dichiarazioni e altri contenuti per celebrare l’avvenuta “vendetta”. Lo stesso tycoon in un post ha annunciato che parlerà oggi dalla Casa Bianca in merito alla “VITTORIA del Paese sull’imbroglio dell’impeachment”. Tuttavia il leader al Senato dei democratici, Chuck Schumer ha ribadito che rimarrà “un grosso asterisco” affianco all’assoluzione del presidente. Le sue parole si riferiscono all’insolita rapidità del processo e al rifiuto dei Repubblicani di presentare testimoni. La maggioranza dei senatori ha espresso inquietudine rispetto alle pressioni di Trump sull’Ucraina, questa è emerso in due degli articoli di impeachment. Sarebbero stati necessari due terzi devi voti per raggiungere i requisiti costituzionali e, di conseguenza, per destituire il presidente dal proprio incarico. Per il primo articolo dell’impeachment, quello sull’abuso di potere, il voto è stato 52 a 48 favorevoli all’assoluzione. Il secondo, ostruzionismo al Congresso, ha prodotto un verdetto a favore dell’innocenza, 53 a 47. Solo un Repubblicano, Mitt Romney dello Utah, si è schierato diversamente dagli altri del partito. Quest’ultimo ha votato “colpevole” per il primo capo di accusa e “innocente” per il secondo.
La maggior parte dei dem, comunque, ha fatto eco agli avvertimenti della Camera sul fatto che Trump, se non monitorato attentamente, continuerà ad abusare del potere in proprio possesso per interessi personali politici e che cercherà di nuovo di imbrogliare prima delle elezioni di quest’anno. Per quanto riguarda invece l’indice di approvazione del presidente, che in generale si è sempre assestato sul 40%, ha raggiunto un nuovo picco, del 49%, negli ultimi sondaggi Gallup. Questo è stato condotto quando il processo al Senato era agli sgoccioli.