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Ucraina. Truppe ritirate in un’altra zona, Pompeo vola a Kiev

Ucraina. Truppe ritirate in un’altra zona, Pompeo vola a Kiev

K metro 0 – Minsk, Bielorussia – I negoziatori dell’Ucraina e i separatisti filorussi hanno concordato mercoledì sulla ritirata delle rispettive truppe da un’altra zona nell’est del Paese. L’incontro tra i rappresentati ucraini, i separatisti, la Russia e l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europea si è tenuto nella capitale bielorussa di Minsk.

K metro 0 – Minsk, Bielorussia – I negoziatori dell’Ucraina e i separatisti filorussi hanno concordato mercoledì sulla ritirata delle rispettive truppe da un’altra zona nell’est del Paese.

L’incontro tra i rappresentati ucraini, i separatisti, la Russia e l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europea si è tenuto nella capitale bielorussa di Minsk. Si è discusso soprattutto delle misure per rafforzare la fiducia reciproca, in vista anche del meeting tra i leader di Russia, Ucraina, Francia e Germania che si terrà a Berlino ad aprile. Nell’ultimo confronto andato in scena il 9 dicembre a Parigi, i quattro leader avevano deciso di accordarsi su uno scambio di prigionieri, promettendo un cessate il fuoco duraturo tra le truppe ucraine e i separatisti filorussi. Tuttavia, non sono stati fatti passi avanti su alcune questioni chiave come ad esempio la programmazione delle elezioni amministrative nell’est Ucraina o la data in cui il governo potrà nuovamente avere il controllo dei propri confini nella regione.

Il conflitto è scoppiato nell’aprile del 2014, settimane dopo l’annessione della penisola di Crimea da parte della Russia. Gli scontri hanno causato 14mila morti e devastato il cuore pulsante del settore industriale. L’Ucraina e ribelli avevano già iniziato una ritirata parziale in tre aree, in preparazione all’incontro di dicembre a Parigi. Poi i quattro leader hanno deciso di liberare altri tre settori, per cercare di ottenere una tregua stabile. Mercoledì, i negoziatori hanno scelto una nuova zona, quella nei pressi del villaggio di Hnutove, mentre si sono trovate in disaccordo su altre due. L’ambasciatrice dell’OSCE, Heidi Grau, ha sottolineato come il numero delle violazioni del cessate il fuoco nell’est Ucraina sia aumentato dal mese scorso. Ha chiesto alle parti di osservare la tregua e di impegnarsi di più nella rimozione di mine antiuomo.

Intanto, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, oggi è in visita proprio in Ucraina. Il viaggio era stato programmato a inizio gennaio, poi rinviato viste le tensioni in Iraq. La capitale, Kiev, sarà la prima tappa del tour delle ex repubbliche sovietiche. Pompeo, infatti visiterà poi Bielorussia, Kazakistan e Uzbekistan. Si tratta del primo membro del governo Trump in visita in Ucraina dall’elezione a presidente di Volodymyr Zelenskiy. E’ anche la prima volta che un politico statunitense di alto rango incontra il presidente Ucraino, dopo la galeotta chiamata con il tycoon del 2019, attorno a cui ruota tutta la procedura di impeachment.

Pompeo è a Kiev soprattutto per sostenere la “sovranità e l’integrità territoriale” dell’Ucraina. Nonostante tutti gli scandali recenti, il supporto di Washington è andato aumentando. La compagnia ucraina Naftogaz, di proprietà dello stato, ad esempio, ha accolto le sanzioni imposte dagli Stati Uniti per la costruzione del gasdotto Nord Stream 2. Questo partirà dalla Russia per arrivare in Germania. Naftogaz ha specificato che la mossa degli Usa ha permesso le negoziazioni con Mosca a dicembre su un nuovo contratto per l’approvvigionamento di gas in Europa attraverso l’Ucraina. L’aiuto militare che Trump ha sospeso la scorsa estate, inoltre, è di nuovo materia di discussione. L’Ucraina spera di ottenere ancora 1 miliardo in aiuti da Washington, come spiegato da Volodymyr Yelchenko, il nuovo ambasciatore ucraino negli Stati Uniti. Gli accordi di pace di Minsk saranno uno dei temi chiave durante la visita. Nel summit di dicembre a Parigi, gli Usa si erano complimentati per gli sforzi di Zelenskiy per far ripartire il processo di pace. L’Ucraina implementerà alcuni accordi politici concernenti lo status delle aree dei separatisti. Quindi anche attorno a città come Donetsk e Luhansk, così da poter preparare le amministrative del prossimo autunno.

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