K metro 0 – Strasburgo – Rik Daems, che succede a Liliane Maury Pasquier (Svizzera, SOC), è il 33° Presidente dell’APCE e il terzo rappresentante belga a occupare questa carica dal 1949, dopo il padre fondatore dell’Assemblea Paul-Henri Spaak (1949-1951), e Fernand Dehousse (1956-9). Era l’unico candidato all’elezione. Nel suo discorso di apertura, il neo-eletto
K metro 0 – Strasburgo – Rik Daems, che succede a Liliane Maury Pasquier (Svizzera, SOC), è il 33° Presidente dell’APCE e il terzo rappresentante belga a occupare questa carica dal 1949, dopo il padre fondatore dell’Assemblea Paul-Henri Spaak (1949-1951), e Fernand Dehousse (1956-9). Era l’unico candidato all’elezione.
Nel suo discorso di apertura, il neo-eletto Presidente ha esortato l’Assemblea a concentrarsi sui valori, e non sugli interessi nazionali. “Gli interessi dividono, mentre i valori uniscono”, ha affermato. “Siamo inviati dai nostri parlamenti nazionali, ma dubito che siamo inviati in questa sede per sostenere i nostri interessi nazionali. Tutti i nostri paesi hanno firmato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e siamo qui per difendere i diritti umani, lo Stato di diritto e la democrazia”, ha ribadito. “Rappresentiamo certo il Consiglio d’Europa, ma siano ugualmente il Consiglio degli Europei. Essere uguali, non vuol dire che siamo tutti identici, ma che abbiamo a cuore e sosteniamo gli stessi valori. È questo il significato dell’unità nella diversità’ è questo il senso del Consiglio d’Europa”.
Il Presidente ha dichiarato che una delle sue priorità sarà ugualmente il legame tra i diritti umani e l’ambiente e in tal senso ha sollecitato l’elaborazione di un nuovo Protocollo alla Convenzione dei diritti dell’uomo sui cambiamenti climatici. Ha informato l’Assemblea che chiederà al Comitato dei Ministri di basarsi su una precedente Raccomandazione dell’APCE e di cominciare rapidamente i lavori al riguardo. Un’altra priorità della sua presidenza sarà la parità di genere e l’applicazione della Convenzione di Istanbul.