K metro 0 – Francoforte – La Banca centrale europea ha deciso di lanciare una revisione strategica delle politiche economiche nell’Euro-zona. Questa, la prima dalla crisi finanziaria globale, includerà la modifica degli obiettivi di inflazione e alcune soluzioni per combattere i cambiamenti climatici. I 25 membri dell’esecutivo della banca, giovedì, hanno dato l’ok per la
K metro 0 – Francoforte – La Banca centrale europea ha deciso di lanciare una revisione strategica delle politiche economiche nell’Euro-zona. Questa, la prima dalla crisi finanziaria globale, includerà la modifica degli obiettivi di inflazione e alcune soluzioni per combattere i cambiamenti climatici.
I 25 membri dell’esecutivo della banca, giovedì, hanno dato l’ok per la proposta arrivata dalla nuova guida Christine Lagarde, che sta seguendo le orme della Federal Reserve statunitense. Il focus principale sarà il target di inflazione fissato poco al di sotto del 2% annuale. Durante la presidenza di Mario Draghi, predecessore di Lagarde, la Bce ha fallito nel raggiungerlo, nonostante l’introduzione di stimoli. In quel caso sono stati abbassati ulteriormente i tassi d’interesse, addirittura in negativo, e sono stati iniettati 2,6 trilioni nel sistema finanziario attraverso l’acquisto di titoli di Stato. La mossa di Lagarde arriva in un momenti in cui le banche centrali delle maggiori economie mondiali stanno faticando ad accelerare la crescita e l’inflazione. Inflazione, crescita e tassi d’interesse sono rimasti bassi in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone per un decennio, nonostante i tassi negativi, o molto bassi, e l’acquisto di miliardi di dollari di asset finanziari. Jerome Powell, a capo della Fed, ha definito la situazione come la “nuova normalità” e ha lanciato la propria revisione delle politiche monetarie lo scorso anno.
Intanto, sempre nella giornata di giovedì è arrivato l’annuncio del filantropo George Soros che investirà 1 miliardo di dollari in una nuova rete universitaria. L’imprenditore miliardario 89enne lo ha descritto come “il progetto più importante e a lungo termine” della sua vita, aggiungendo poi che vorrebbe vederlo realizzato fino a che è in vita. Soros, uno dei maggiori critici del presidente Usa Donald Trump, ha presentato il progetto a margine del World Economic Forum che si sta tenendo a Davos, in Svizzera. Nelle sue dichiarazioni non è mancata una frecciata al tycoon definito “un imbroglione”, “un narcisista” e un “negazionista climatico”. Tra le altre cose ha ribadito nuovamente il proprio scetticismo nei confronti di altre figure autocratiche come il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro ungherese Viktor Orban.
Il mercato azionario, poi, ha registrato diverse perdite viste le preoccupazioni legate al nuovo virus che sta mietendo vittime soprattutto in Cina. Le autorità stanno correndo ai ripari cercando di monitorare e contenere l’epidemia, provando a evitare che si diffonda a livello globale. La Cina e le altre nazioni hanno aumentato i controlli soprattutto negli aeroporti. La città cinese di Whuan, dove si è concentrato il maggior numero di infezioni, ha chiuso momentaneamente la propria stazione ferroviaria e il proprio scalo aeroportuale, per far sì che nessuno arrivi o abbandoni il posto. Le preoccupazioni sono alimentate anche dal fatto che l’epidemia coincide con il periodo di maggior traffico verso la Cina, dove si terrà a partire da venerdì il Capodanno lunare. Il coronavirus, al momento, è stato rilevato in cinque Paesi, ovvero: Cina, Stati Uniti, Thailandia, Giappone e Corea del Sud. Finora Pechino ha confermato la contrazione per circa 500 individui, di questi 17 sono morti. Il virus causerebbe polmoniti e crisi respiratorie gravi. L’Organizzazione mondiale della sanità si è incontrata proprio ieri per capire se dichiarare un’emergenza sanitaria globale. Tuttavia, al termine dell’incontro si è concluso che “è ancora presto” per farlo. La Cina intanto ha messo milioni di persone in quarantena.