K metro 0 – Mosca – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha svelato mercoledì a sorpresa una proposta che andrà a sconvolgere leadership in Russia , ipotizzando modifiche alla costituzione che potrebbero tenerlo al potere ben oltre la fine del proprio mandato nel 2024. A qualche ora dall’annuncio, il primo ministro, Dmitrij Anatol’evič Medvedev si è dimesso -insieme a
K metro 0 – Mosca – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha svelato mercoledì a sorpresa una proposta che andrà a sconvolgere leadership in Russia , ipotizzando modifiche alla costituzione che potrebbero tenerlo al potere ben oltre la fine del proprio mandato nel 2024.
A qualche ora dall’annuncio, il primo ministro, Dmitrij Anatol’evič Medvedev si è dimesso -insieme a tutto il governo – e Putin ha nominato come nuovo premier il poco conosciuto Mikhail Mishustin, a capo dell’agenzia delle entrate del Paese. Putin ha comunque tenuto il suo alleato di lunga data Medvedev all’interno della struttura del Cremlino, mettendolo alla guida della nuova posizione di presidente del Consiglio di Sicurezza. Tuttavia, i compiti e l’influenza di tale incarico non sono ancora noti. La mossa a sorpresa ha fatto tremare l’intera élite politica, che si sta interrogando in questi istanti su quali siano le intenzioni di Putin e che sta speculando sui futuri impegni del Gabinetto. La riforma costituzionale proposta da Putin, nel consueto discorso alla nazione, lascerebbe intendere che il leader voglia ritagliarsi una nuova posizione governativa al termine del suo mandato, nonostante le modifiche ipotizzate non forniscano informazioni sul percorso che intraprenderà per rimanere al potere. Il 67enne è alla guida della Russia da più di 20 anni, e ha spesso tenuto le proprie intenzioni segrete fino all’ultimo momento. “La riforma andrà a potenziare il ruolo del parlamento e dei partiti parlamentari, donando potere e indipendenza al primo ministro e ai membri di governo”, ha dichiarato ai funzionari e ai parlamentari.
La faccenda delle dimissioni del premier Medvedev – in carica sin dal 2012 – è stata prontamente risolta. Putin ha ringraziato il primo ministro per i servizi offerti ma ha anche sottolineato come sia riuscito solamente in parte a raggiungere i suoi obiettivi. Agli organi di stampa, lo stesso presidente russo ha svelato il nuovo incarico di Medvedev, ovvero quello di capo del Consiglio di Sicurezza presidenziale. Quest’ultimo ha ricoperto anche il ruolo di presidente dal 2008 al 2012, in un momento in cui Putin dovette vestire il ruolo del primo ministro, visto il limite costituzionale al mandato presidenziale. Medvedev si è fatto da parte senza alcuna esitazione un anno dopo, in una mossa che fu vista come una manovra politica cinica che scatenò grandi proteste a Mosca. Al suo posto è stato nominato Mikhail Mishustin, l’approvazione della Duma – praticamente certa – arriverà oggi. Mishustin non ha esperienza politica e probabilmente seguirà alla lettera il percorso tracciato dal Cremlino nel ruolo di nuovo premier. A lui vanno i meriti per aver modernizzato il sistema d’imposta russo ed è ritenuto dalla maggior parte degli analisti, come riporta AP, un “eccelso burocrate”.
Sempre nella giornata di ieri, poi la commissaria dell’Unione europea , Vera Jourova, è intervenuta nella disputa tra Russia e Polonia, riguardante il ruolo di quest’ultima all’interno della seconda guerra mondiale. Jourova ha dichiarato al parlamento di “rigettare qualsiasi falsa accusa” che dipinga la Polonia come responsabile e non come vittima nel conflitto e ha aggiunto che non tollererà “questi attacchi al Paese”. Putin, in diverse occasioni, ha sottolineato come la Polonia abbia delle colpe nello scoppio della guerra, allargando la frattura tra le due nazioni. I commenti di Jourova, invece, sono arrivati all’interno del dibattito sulla “Distorsione della storia europea e delle memorie della seconda guerra mondiale”, terminata 75 anni fa.