K metro 0 – Jobsnews – Roma – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il capo del governo di accordo nazionale (Gna) della Libia, Fayez al Sarraj, hanno concordato l’istituzione di una commissione congiunta per completare il processo per le compensazioni, iniziativa che era stata interrotta nel 2014 a causa del conflitto in corso
K metro 0 – Jobsnews – Roma – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il capo del governo di accordo nazionale (Gna) della Libia, Fayez al Sarraj, hanno concordato l’istituzione di una commissione congiunta per completare il processo per le compensazioni, iniziativa che era stata interrotta nel 2014 a causa del conflitto in corso nel paese nordafricano. Lo ha annunciato lo stesso capo del governo italiano al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. Sul dossier libico l’Italia “non ha agende nascoste”, sta lavorando costantemente e coerentemente per una “soluzione politica” e intende adoperarsi sempre più per un coinvolgimento ancora maggiore dell’Unione europea, ha dichiarato il presidente del Consiglio al termine di un incontro a Palazzo Chigi con Fayez al Sarraj. Una visita, quella del leader libico, che ha permesso “uno scambio intenso di riflessioni” in una fase in cui l’Italia è “estremamente preoccupata” per l’escalation in corso nel paese nordafricano.
“Gli ultimi sviluppi – ha osservato Conte – rendono il paese una polveriera dalle forti ripercussioni sulla regione mediterranea. Dobbiamo assolutamente fermare il conflitto interno e le interferenze esterne”. Il riferimento è in particolare all’intervento nel conflitto della Turchia, che ha annunciato l’invio di forze militari a sostegno del Gna e contro l’offensiva condotta dall’Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar, ricevuto a sua volta in settimana da Conte a Palazzo Chigi. Al capo del governo libico, il presidente del Consiglio ha detto di aver espresso “costernazione” per l’attacco che lo scorso 4 gennaio ha colpito l’Accademia militare di Tripoli. Secondo il capo del governo italiano, l’intervento dell’Ue può evitare di “rimettere le sorti future del popolo libico alla volontà di singoli attori”. A questo proposito, ha indicato ancora Conte, Roma sta lavorando intensamente per la riuscita del processo di Berlino, con l’obiettivo di giungere a un cessate il fuoco e a di indirizzare il conflitto verso una soluzione politica. “Nei prossimi giorni – ha ricordato Conte – avrò un’agenda internazionale molto fitta. Lunedì sarò in Turchia, martedì in Egitto. Ho in programma colloqui telefonici con omologhi e presidenti di vari paesi che hanno un coinvolgimento nello scenario libico proprio per continuare a tessere la tela che deve portarci a una soluzione pacifica”.
Il Governo di accordo nazionale (Gna) apprezza il ruolo dell’Italia sul dossier Libia, ma è convinto che il generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito nazionale libico (Lna), abbia finora solo cercato di guadagnare tempo. Questo il messaggio portato a Roma dal capo del Gna Fayez al Sarraj, che al termine di un incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ricordato le tappe che hanno portato all’attuale situazione. In particolare, secondo Sarraj, è stata l’offensiva su Tripoli dello scorso 4 aprile da parte dell’Lna a interrompere il processo politico, vanificando l’iniziativa portata avanti dalle Nazioni Unite e complicando ulteriormente lo scenario. “Partecipando agli incontri organizzati a Parigi, Palermo e Abu Dhabi, Haftar aveva solo l’obiettivo di guadagnare tempo, la sua volontà è sempre stata quella di ostacolare il processo politico”, ha osservato Sarraj. Il capo del Gna ha accolto favorevolmente l’iniziativa di Russia e Turchia per un cessate il fuoco e si è detto disponibile “ad accogliere qualsiasi iniziativa in questa direzione”, a condizione tuttavia che l’Lna rinunci all’offensiva e si ritiri. Il Gna, ha inoltre chiarito Sarraj, continua a chiedere l’organizzazione di una conferenza nazionale “che riunisca tutti i libici” e che sia “un viatico per un processo costituzionale ed elettorale con il sostegno di organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e l’Unione africana”. Allo stesso tempo, il capo del governo di Tripoli ha espresso apprezzamento per gli sforzi della Germania volti all’organizzazione della Conferenza di Berlino, valutando positivamente il coinvolgimento di paesi vicini della Libia quali Algeria e Tunisia. “Confidiamo – ha concluso Sarraj – che questa iniziativa possa porre fine all’offensiva dell’Lna, che si traduce anche nell’invio di armi e nel sostegno militare da parte di paesi terzi. Ogni paese mira sempre a difendere interessi, ma questo va fatto in maniera etica e giusta. Siamo costretti a difendere i nostri diritti. Assistiamo da tempo a tanti crimini nel silenzio generale, con molti morti e feriti, persone costrette alla fuga, attacchi a civili come in occasione del raid sull’Accademia militare”.
di Beppe Pisa