K metro 0 – Parigi – Sciopero ad oltranza. Nessuna trattativa per il momento, fra il sindacato dei trasporti – che blocca la Francia da ormai oltre 10 giorni per protesta contro il progetto di riforma delle pensioni – e il governo, mentre Parigi e tutto il Paese sono alle prese oggi con un nuovo
K metro 0 – Parigi – Sciopero ad oltranza. Nessuna trattativa per il momento, fra il sindacato dei trasporti – che blocca la Francia da ormai oltre 10 giorni per protesta contro il progetto di riforma delle pensioni – e il governo, mentre Parigi e tutto il Paese sono alle prese oggi con un nuovo lunedì nero.
Questa mattina ben 630 chilometri di code sono state registrate nell’Ile-de-France, treni e metropolitane sono quasi del tutto assenti, mentre l’esasperazione cresce nelle strade a poco più di una settimana da Natale. Nonostante quanto annunciato la scorsa settimana, nessun incontro fra il governo e i sindacati è programmato oggi, né domani, giornata in cui è in programma invece una nuova manifestazione a Parigi. Per venerdì è fissata la tradizionale partenza per le vacanze di Natale e il 55% dei francesi, stando a un sondaggio, definisce “inaccettabile” che i trasporti non funzionino in queste giornate.
La riforma delle pensioni, dal contenuto per il momento molto vago ma già enormemente criticato, sul quale Macron insiste “di voler arrivare fino in fondo”. Il tema delle pensioni è già molto delicato in Francia, dal 1993 vi sono continui tagli alle pensioni e aumenti trimestrali necessari per ottenere “Les Retraits”. L’età pensionabile doveva slittare dai 62 ai 64 anni, ma mercoledì 11 dicembre il premier Eduard Philippe ha fatto un passo indietro e ha lasciato le misure precedenti, il sistema pensionistico diventa universale: un calcolo sommerà i punti raccolti durante il versamento dei contributi ma c’è scetticismo per quanto riguarda i cosiddetti “lavori pesanti” e la loro pensione anticipata; inoltre il calcolo non sarà più fatto sui 25 migliori anni di carriera, ma su tutto il periodo lavorativo. La Francia continuerebbe a essere uno dei Paesi europei più all’avanguardia in ambito pensionistico, ma la riforma andrebbe ad aumentare il dislivello tra i lavoratori pubblici e privati.
Il governo per ovviare alla pressione sindacale secondo i media francesi, punta sempre a portare dalla sua parte i riformisti del sindacato CFDT – favorevoli comunque a una tregua per Natale – e a trarre vantaggio dalla pressione dell’opinione pubblica sugli scioperanti.