K metro 0 – Toscana – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo per parlare della richiesta di risarcimento avanzata dall’Inps nei confronti di due ragazzine, divenute orfane per l’assassinio della madre a opera del padre poi suicidatosi, colpite più di ogni altro dalle conseguenze del delitto. La vicenda
K metro 0 – Toscana – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo per parlare della richiesta di risarcimento avanzata dall’Inps nei confronti di due ragazzine, divenute orfane per l’assassinio della madre a opera del padre poi suicidatosi, colpite più di ogni altro dalle conseguenze del delitto. La vicenda risale al 28 luglio 2013, a Marina di Massa. Un uomo uccise l’ex moglie, ferì gravemente l’uomo che credeva essere il suo nuovo compagno e poi si suicidò. Il gesto rese orfane due bambine le quali ora, in quanto eredi, sono state chiamate dall’Inps a pagare 124.000 euro, spesa sostenuta dall’Istituto come indennità di malattia e per l’assegno di invalidità erogato all’uomo sopravvissuto. L’Inps ha infatti richiesto alle due giovanissime il risarcimento per un’altra vittima del caso, Salvatore Galdiero, che quel giorno d’estate sul lungomare di Marina di Massa è rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito con sei proiettili dalla furia omicida dell’ex marito di Cristina, Marco Loiola, che lo riteneva suo amante. Loiola dopo aver ferito Galdiero in strada e aver ucciso la moglie nel bar ristorante dove lei lavorava, si è suicidato. A occuparsi del rimborso per l’invalidità di Galdiero ora dovrebbero essere, secondo le regole dell’istituto, le due ragazze, che dai genitori hanno ereditato la casa, che ora rischiano di perdere e che comunque non copre la richiesta avanzata dall’Inps.
A rivelare la storia è stato due giorni fa l’avvocato di famiglia, secondo il quale le due giovani hanno anche ereditato una pensione che il nonno, loro tutore, mette da parte per il loro futuro. Ieri in serata l’Inps ha precisato in una nota di “seguire da tempo” e che è stato “finora vicino alla famiglia Biagi e continuerà ad esserlo”. La richiesta di risarcimento avanzata “che mira a recuperare le somme erogate a un’altra vittima di Marco Lojola – spiega l’Istat – è legittima e vincolata, come riconosciuto dallo stesso avvocato della famiglia”. Peraltro, continua l’Inps, “data la particolarità della vicenda sotto il profilo umano, nel 2017 la sede di Massa Carrara, prima d’inviare una lettera finalizzata ad interrompere la prescrizione, ha avuto cura di contattare i destinatari della lettera, con l’impegno a non attivare per il momento alcuna azione legale per il recupero coattivo. Gli uffici di Massa hanno altresì supportato la famiglia per ogni prestazione Inps dovuta”. E informa che nei prossimi giorni “la dirigenza e l’avvocatura locale riprenderanno i contatti con l’avvocato della famiglia per individuare una soluzione che contemperi la legalità e la situazione familiare”. Soluzione che probabilmente arriverà presto anche per l’interesse alla vicenda mostrato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi ne ha parlato al telefono con il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.
Nel pomeriggio domenicale arriva la comunicazione ufficiale con la quale il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico assicura che l’Istituto di previdenza non darà seguito alla richiesta di risarcimenti nei confronti delle figlie dell’uomo che nel 2013 uccise l’ex moglie e ferì l’uomo che riteneva essere il suo rivale. Intervistato da Radio Capital Tridico spiega che “la lettera con la richiesta di risarcimento è un atto dovuto ma l’Inps ha già contattato i familiari avvisandoli che non ci sarà alcun atto esecutivo”. E aggiunge: “Sto seguendo da vicino la vicenda ed intendo assicurare alla famiglia Biagi che troveremo una soluzione riguardo al recupero delle somme cui l’Inps è tenuto ai sensi della normativa in vigore. Dall’inizio della vicenda l’Inps ha supportato la famiglia per ogni prestazione dovuta e non ha attivato alcuna azione per il recupero coattivo, nelle more dell’individuazione di una via d’uscita legale che tenga conto della particolare situazione delle due eredi minorenni”, ricorda. In settimana Tridico incontrerà le ministre del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, “per trovare una soluzione condivisa e definitiva, ma già domani si terrà una riunione tecnica presso il Ministero del Lavoro. Intanto nei prossimi giorni la dirigenza e l’avvocatura locale prenderanno contatto con l’avvocato della famiglia”.