Ecco come i fondi strutturali europei possono essere sfruttati al meglio K metro 0 – Abruzzo – Per 25 studenti delle classi superiori terza, quarta e quinta si è trattato di un’esperienza indimenticabile, di vita e professionale. Alcuni si sono diplomati lo scorso maggio, altri hanno genitori che lavorano o possiedono già aziende agricole e
Ecco come i fondi strutturali europei possono essere sfruttati al meglio
K metro 0 – Abruzzo – Per 25 studenti delle classi superiori terza, quarta e quinta si è trattato di un’esperienza indimenticabile, di vita e professionale. Alcuni si sono diplomati lo scorso maggio, altri hanno genitori che lavorano o possiedono già aziende agricole e non potranno che migliorarle. Di fatto hanno imparato come promuovere una delle più preziose risorse della loro regione, l’olio. E alla fine del percorso formativo hanno creato un sito internet, occupandosi di marketing e contribuito a realizzare una guida turistica inedita.
Siamo a Pescara, in Abruzzo, la sera del 29 novembre scorso, al “Gran Galà dell’oro verde” presso l’Istituto Professionale di Stato servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera “Filippo De Cecco”, alla presenza del sindaco, di rappresentanti della Camera di commercio di Chieti e Pescara, e di tanti altri ospiti venuti a degustare il frutto delle olive e specialità uniche come la “pasta alla trappitara”, ad esempio.
Protagonisti gli studenti. La preside della scuola professionale Alessandra Di Pietro, ci presenta Rossella Cioppo, l’insegnante che ha guidato gli alunni nel “Futuro in un filo d’olio”, un PON, Programma Operativo Nazionale (PON) del Miur. Vale a dire, un piano d’interventi mirato a creare un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità, finanziato dai Fondi Strutturali Europei (2014-202).
Il PON ha avuto inizio nel gennaio 2019 ed è terminato nel maggio scorso per la durata globale di 60 ore. <<L’obiettivo era formare figure professionali esperte per promuovere e valorizzare il territorio tramite una sua risorsa principale, l’olio>> racconta la docente di lettere e guida turistica. E difatti una parte del percorso formativo è stata incentrata sull’oro verde come prodotto culturale; <<l’altra sull’olio come prodotto gastronomico con assaggi professionali qui in sede>> precisa.
Ciliegina sulla torta, una guida turistica sull’olio Dop aprutino pescarese con gli indirizzi delle aziende presenti nelle cinque città dell’olio abruzzese. <<Notizie – precisa la Cioppo – che nessun turista straniero e nazionale interessato poteva prima di allora trovare raccolte in maniera organica da nessuna parte, nemmeno online>>. E non solo. Partendo da questo manualetto (Le guide del gusto, olio aprutino pescarese), <<abbiamo creato una rete fra sistema della formazione, associazioni, istituzioni, Camera di Commercio Chieti Pescara, Città dell’olio e il consorzio olio Dop aprutino pescarese>>. Le guide del gusto è in versione cartacea limitata ma è consultabile al sito
La parte introduttiva presenta gli aspetti enogastronomici, culturali e storici, ma il “cuore” dello studio è la visita delle cinque città dell’olio, Loreto Aprutino, Moscufo, Pianella, Tocco da Casauria, Città Sant’Angelo; e i relativi itinerari. Culturali, esperienziali ed enogastronomici, con l’elenco completo, appunto, delle aziende dell’olio presenti sul territorio.
di Alessandro Luongo