K metro 0 – Bruxelles – Juncker prepara le valige ma prima di lasciare definitivamente la Commissione riesce a condurre in porto una piccola rivoluzione verde nel bilancio Ue. Le tre principali istituzioni europee – Commissione, Parlamento e Consiglio – hanno concordato, proprio in queste ore, quanto spendere nel prossimo anno. La novità consiste nella
K metro 0 – Bruxelles – Juncker prepara le valige ma prima di lasciare definitivamente la Commissione riesce a condurre in porto una piccola rivoluzione verde nel bilancio Ue. Le tre principali istituzioni europee – Commissione, Parlamento e Consiglio – hanno concordato, proprio in queste ore, quanto spendere nel prossimo anno. La novità consiste nella scelta di dare un forte incremento a investimenti, prestiti e altri tipi di finanziamento destinati a fronteggiare i cambiamenti climatici. Sono diversi miliardi di euro, circa il 21% dell’intero plafon dei mezzi a disposizione della Ue. Una massa di 322 miliardi ai quali si aggiunge un’ulteriore disponibilità di 500 milioni decisa dal Parlamento.
I capitoli di spesa sono molteplici ma tutti confluiscono nella strategia di frenare il deterioramento del clima. “Il bilancio dell’Ue per il 2020 – spiega il commissario europeo al bilancio, Gunther Oettinger – è l’ultimo previsto dall’attuale bilancio a lungo termine e l’ultimo proposto e negoziato dalla Commissione Juncker”. Oettinger sottolinea inoltre “la volontà di contribuire a creare posti di lavoro, affrontare i cambiamenti climatici e aumentare gli investimenti strutturali in tutta Europa”.
Facciamo tre esempi per dare l’idea di cosa c’è in ballo.
Il “Programma Life” per l’ambiente riceverà oltre 589 milioni (+5,6% rispetto all’anno precedente”. Questo piano raccoglie specificatamente progetti per l’ambiente e per il clima. È indirizzato a enti pubblici, organizzazioni senza scopo di lucro impegnate su questi temi, imprese che lavorino nel settore riciclo, risparmio energetico, riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Comprende quindi – tra l’altro – i progetti per la mobilità sostenibile, risparmio idrico e salute ambientale.
Il “Programma Horizon 2020” fa la parte del leone: ottiene 13,49 miliardi (+8,8% rispetto all’anno precedente). Questo programma riguarda in particolare la ricerca scientifica e l’alta tecnologia, finanziando progetti che per loro natura richiedono investimenti che non hanno un immediato ritorno economico. E’ il caso dei grandi centri di ricerca scientifiche che hanno bisogno di personale ultraspecializzato e strumentazioni costosissime.
Infine, il “Programma Energia”: il titolo è già esplicativo del contenuto, interessa gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili, in nuove infrastrutture di trasmissione e nello sviluppo di nuove risorse energetiche. Non solo eolico e solare, dunque, ma anche tutte quelle attività che abbassano l’inquinamento e producono energia.
di Andrea Lazzeri