K metro 0 – Milano – Rimane alta l’allerta per il maltempo in tutta Italia. Le situazioni più preoccupanti al Centro e al Nord. In Emilia-Romagna è codice rosso per la piena dei fiumi, per il Reno e affluenti e le aree attraversate da Secchia e Panaro. L’Idice a Budrio, in provincia di Bologna, è di
K metro 0 – Milano – Rimane alta l’allerta per il maltempo in tutta Italia. Le situazioni più preoccupanti al Centro e al Nord. In Emilia-Romagna è codice rosso per la piena dei fiumi, per il Reno e affluenti e le aree attraversate da Secchia e Panaro. L’Idice a Budrio, in provincia di Bologna, è di nuovo esondato, con una falla di 40 metri di lunghezza per 6 metri di altezza, obbligando il Comune a ordinare l’evacuazione di alcune zone. Mentre in Trentino si è verificata una frana nella zona di Torbole: dal monte Brione si sono staccati alcuni massi che hanno interessato la strada statale 240, che collega Arco a Riva, nell’area del Linfano. Non si è registrato il coinvolgimento di persone o mezzi. Più di 500 gli interventi dei vigili del fuoco è il bilancio su tutto il territorio emiliano romagnolo, circa 200 i volontari all’opera e 65 i Centri operativi comunali (Coc) attivati. La Regione ha stanziato 1 milione e 250mila euro per gli interventi di somma urgenza. Precipitazioni diffuse anche in Lombardia, con maggiore intensità nel Pavese; in Piemonte, soprattutto nell’Astigiano e nell’Alessandrino; in Toscana e in Liguria, con i fiumi ovunque sorvegliati speciali.
“La situazione in tutto il Veneto, dopo una settimana di maltempo, è devastante”, l’allarme lanciato dal governatore Luigi Zaia. A novembre in Italia sono più che raddoppiate le tempeste di pioggia, vento, neve, grandine e trombe d’aria, con un aumento record del +121% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo un monitoraggio di Coldiretti, che denuncia danni all’agricoltura per 14 miliardi di euro negli ultimi dieci anni a causa degli eventi estremi. Questi ultimi sono stati 148 lo scorso anno, provocando 32 vittime e oltre 4500 sfollati, stima l’Osservatorio di Legambiente sull’impatto dei mutamenti climatici in Italia. Dal 2014 al 2018 le sole inondazioni hanno provocato la morte di 68 persone. Dal 2010 a inizio novembre di quest’anno ci sono stati danni rilevanti in 350 Comuni dovuti al maltempo, 73 giorni di stop a metro e treni, 72 giorni di blackout elettrici. Le città che nel corso degli ultimi dieci anni hanno subìto il maggior numero di eventi estremi sono Roma, Milano, Genova, Napoli, Palermo, Catania, Bari, Reggio Calabria e Torino.
“Siamo l’unico grande Paese europeo senza un piano di adattamento al clima”, rimarca Legambiente, che chiede di “invertire il rapporto di spesa tra la riparazione dei danni e la prevenzione, oggi 4 a 1”. “Ho costituito una task force ministeriale con miei tecnici che si mettono gratis a fianco dei Comuni e delle Regioni che hanno necessità. È chiaro che questa deve essere richiesta. Dico ai Comuni ‘vi do una mano, è tutto gratis, approfittatene’”, l’annuncio del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, “per la prevenzione ci sono 6,5 miliardi di euro, è la prima volta in cui si stanziano così tante risorse. Il processo funziona a step di avanzamento: il ministero eroga queste risorse nel momento in cui ha sul tavolo progetti cantierabili. Ho chiesto a Regioni e Comuni che siano progetti che immediatamente inizino a lavorare”.