K metro 0 – Madrid – Il 20 marzo a Madrid si è tenuto l’evento di lancio della quindicesima edizione del Festival del Cinema Africano di Tarifa-Tangeri che si svolgerà dal 27 aprile al 5 maggio a Tarifa (Spagna) e Tangeri (Marocco). A Madrid si è sottolineato che questo evento “realizza il vecchio sogno di collegare due continenti attraverso la cultura, diventando l’unico evento cinematografico transcontinentale tenuto contemporaneamente in Europa e in Africa”. Il sindaco di Tarifa, Francisco Ruiz Giráldez, per il quale la cultura è “lo strumento migliore” per il dialogo, ha sottolineato che “credere nelle partnership culturali e nell’abbattimento delle frontiere, significa investire tempo e risorse in maniera utile”. Ruiz ha aggiunto che “quindici anni sono poco tempo per cambiare le pratiche sociali, ma è un inizio per rendere i confini meno rigidi”.

Il poster ufficiale della FCAT 2018, che è stato esposto durante la presentazione, è un invito a dare maggiore visibilità agli artisti spagnoli neri nel cinema, nelle arti dello spettacolo e nella musica. La persona raffigurata nel poster è l’attore spagnolo Emilio Buale, che ha iniziato la sua carriera nel film di Imanol Uribe Bwana, e simboleggia i 15 anni di festival e il suo ruolo fondamentale per moltiplicare la forza delle produzioni cinematografiche africane. Secondo Mane Cisneros, “la rassegna è diventata una scuola per esperti nel cinema africano in Spagna”. Infatti, il cinema che coinvolge gli afro-discendenti della Spagna sarà al centro dell’attenzione durante “The Palaver Tree”, un evento che consente il dialogo tra il pubblico, gli ospiti del festival e i media, che è stato tenuto per 6 edizioni come parte del programma del festival, con il patrocinio del programma ACERCA dell’Agenzia spagnola per la cooperazione e lo sviluppo internazionale (AECID). La complessità dell’industria cinematografica e le sue diverse realtà saranno discusse da registi come Fred Kudjo Kuwornu (Italia-Ghana), Santiago Zannou (Spagna-Benin) e Newton Aduaka (Regno Unito-Nigeria) e gli attori Iris Peynado (Repubblica Dominicana-Italia), Angelo Torres (Portogallo-Guinea Bissau), Armando Buika (Spagna-Guinea Equatoriale) ed Emilio Buale (Spagna-Guinea Equatoriale).

Poesia, teatro e uno spettacolo di flamenco contemporaneo di Yinka Esi Graves (Regno Unito-Ghana) saranno poi la ciliegina sulla torta. Il Festival dedicherà anche una retrospettiva al regista storico marocchino Ahmad Bouanani (1938-2011), nato a Casablanca e che ha studiato cinema all’Institut des Hautes Études Cinématographiques (IDHEC) a Parigi. Questa retrospettiva è stata presentata per la prima volta alla Berlinale nel 2017. Il Festival si è trasformato quindi in una piattaforma unica per la diffusione del cinema africano nei paesi di lingua spagnola e in tutto il mondo. La rassegna, che lo scorso anno ha visto la partecipazione di 13.000 spettatori, è riuscita a mostrare le diverse e ricche realtà di questo continente dal punto di vista dei cineasti africani.