K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha dato il via libera alla norma che consente alle piccole banche di fallire con danni limitati per i correntisti. Lo schema d’intervento è stato messo a punto dalle autorità italiane per facilitare la liquidazione delle banche con asset di valore complessivo fino a tre miliardi
K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha dato il via libera alla norma che consente alle piccole banche di fallire con danni limitati per i correntisti. Lo schema d’intervento è stato messo a punto dalle autorità italiane per facilitare la liquidazione delle banche con asset di valore complessivo fino a tre miliardi di euro. In pratica, quando una banca è in fallimento, può trasferire i suoi asset e le sue passività a un’altra banca con il sostegno del Fondo di garanzia dei depositi italiano, come previsto dalla normativa nazionale sull’insolvenza. Ciò faciliterà il lavoro delle autorità italiane in caso di situazioni di emergenza, come, ad esempio, il caso di una banca giudicata insolvente dalle autorità nazionali competenti. La Commissione europea ha approvato lo schema in quanto questo tipo di sostegno è compatibile con le regole sugli aiuti di stato e la direttiva Ue sui depositi di garanzia. Infatti, qualsiasi aiuto resta limitato al minimo necessario per permettere un’uscita ordinata dal mercato di una banca insolvente, con contributi da parte degli azionisti e dai detentori subordinati di debito. Verrà preservato l’accesso ai depositi coperti e i costi di finanziamento non supereranno l’ammontare netto necessario per compensare gli stessi depositi coperti. L’autorizzazione dell’Antitrust Ue allo schema italiano sarà valida per 12 mesi, da oggi. Sistemi simili sono già stati approvati in Irlanda, Danimarca, Polonia e Croazia.