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Regno Unito. Dura campagna elettorale tra gli avversari, l’Europa osserva

Regno Unito. Dura campagna elettorale tra gli avversari, l’Europa osserva

K metro 0 – Londra – I due avversari si sfideranno in un faccia a faccia televisivo il 19 novembre. Il leader dei laburisti Jeremy Corbyn ha gettato il guanto e il premier britannico Boris Johnson lo ha raccolto, dando così il via alla campagna elettorale per il voto anticipato del 12 dicembre. Così il

K metro 0 – Londra – I due avversari si sfideranno in un faccia a faccia televisivo il 19 novembre. Il leader dei laburisti Jeremy Corbyn ha gettato il guanto e il premier britannico Boris Johnson lo ha raccolto, dando così il via alla campagna elettorale per il voto anticipato del 12 dicembre.

Così il Premier britannico Boris Johnson escluderà la minaccia di un’uscita dall’Unione europea senza accordo dal programma elettorale dei conservatori, in vista delle elezioni di dicembre: è quanto pubblica il quotidiano britannico The Times. Il manifesto del premier insisterà su una Brexit il prima possibile, attraverso l’approvazione del «meraviglioso» accordo non appena la Camera dei Comuni verrà riconvocata dopo il voto – un atteggiamento in netto contrasto con il precedente impegno ad uscire il 31 ottobre, «costi quel che costi».

Johnson, In una intervista a Sky News, ha espresso il suo «profondo rammarico» scusandosi anche con i membri del Partito conservatore che hanno sostenuto la sua candidatura e per aver mancato l’obiettivo di portare la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea entro il 31 ottobre. Nonostante il rispetto di quella data fosse stato il fulcro della campagna per ottenere la leadership del partito conservatore, ottenuta nel luglio scorso. Il piano di Johnson era di lasciare l’UE il 31 ottobre con o senza un accordo di divorzio, ma è stato bloccato dal Parlamento britannico, che ha sollecitato la richiesta di una proroga.

L’Unione europea ha concesso una proroga per la Brexit fino al 31 gennaio. Intanto Johnson dovrà affrontare le elezioni nazionali, cercando di aumentare la platea a suo favore in Parlamento.

L’inquilino di Downing Street ha respinto la proposta di Nigel Farage di un’alleanza tra Tory e Brexit Party in vista delle elezioni del 12 dicembre. La «difficoltà» di fare accordi con «qualsiasi altro partito», è che «semplicemente si rischia di mettere (il leader laburista) Jeremy Corbin direttamente al n.10» di Downing Street, ha spiegato il leader conservatore in un’intervista alla Bbc.

Mentre Il leader del Partito Laburista Jeremy Corbyn ha indirizzato il suo messaggio elettorale contro la corruzione, infatti ha annunciato in caso di vittoria alle elezioni di dicembre di voler «abbattere un sistema corrotto e costruire un Paese più giusto, che si prenda genuinamente cura di tutti», tutti punti presenti nei più recenti programmi elettorali del partito. E’ un chiaro messaggio ai detentori dei patrimoni più cospicui. «Queste elezioni – ha detto – sono un’occasione unica per trasformare la nostra nazione e garantire che nessuno venga lasciato indietro». L’introduzione di nuove imposte sui redditi personali e di impresa, controlli  sui capitali e una stretta sulle scuole private, comprese quelle d’eccellenza.

La Bbc ha rivelato che Nigel Farage non si candiderà a Westminster per le prossime elezioni politiche nel Regno Unito a dicembre prossimo. Lo stesso leader del Brexit Party ha affermato che si è trattato di una decisione presa dopo una attenta riflessione, nella convinzione che potrà «servire meglio la causa», dedicandosi a sostenere i 600 candidati del partito nel Paese. «Non voglio rimanere in politica per il resto della mia vita», ha detto. Farage è stato candidato al parlamento britannico per ben 7 volte.

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